Buoni spesa, aiuti per 100 mila euro a 288 brissinesi

Bressanone. Sono 288 i brissinesi, singoli o famiglie, che, nelle difficoltà economiche legate al coronavirus, hanno richiesto e ottenuto in aprile e fino al 24 maggio buoni spesa per un totale di...



Bressanone. Sono 288 i brissinesi, singoli o famiglie, che, nelle difficoltà economiche legate al coronavirus, hanno richiesto e ottenuto in aprile e fino al 24 maggio buoni spesa per un totale di poco più di 100 mila euro. Il sindaco Peter Brunner, nel fare un bilancio della situazione, spiega che sono ancora disponibili circa 18 mila euro e quindi le persone in difficoltà potranno fare domanda anche dopo la data di scadenza, quindi anche a giugno. Il Governo, agli inizi dell’emergenza sanitaria, aveva messo a disposizione di tutti i comuni fondi da distribuire come buoni spesa ai cittadini in difficoltà e al Comune di Bressanone, in base al numero di residenti, erano stati destinati 118 mila euro.

“Dall’attivazione del servizio, il 9 aprile, sono stati distribuiti fino al 24 maggio buoni spesa per 100.750 euro a sostegno di 288 richiedenti – riassume Brunner – I buoni sono stati distribuiti in base al numero di componenti del nucleo familiare e secondo criteri relativi a reddito, cassa integrazione o perdita di lavoro. In aprile, le richieste sono state 196 per un totale di 65.650 euro, a maggio (fino al 24) le richieste sono state 92 per un totale di 35.100 euro”.

Il servizio buoni spesa avrebbe dovuto concludersi il 30 maggio, ma il Comune ha deciso di proseguire mettendo a disposizione i restanti 18 mila euro circa. Gli interessati possono chiamare dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 16, i numeri 0472 062146 e 0472 062031. Si potrà prendere un appuntamento o scaricare la domanda sulla homepage del Comune e inviarla, firmata e corredata di documento di riconoscimento, all’indirizzo e-mail gutscheine.buonispesa@brixen.it. I buoni vengono recapitati a casa.

“Ritengo che il Comune, i Servizi sociali del Comprensorio e la Provincia abbiano fatto tutto il possibile per sostenere i cittadini in difficoltà – conclude Brunner – Penso, ad esempio, ai contributi per gli affitti stabiliti in base al decreto provinciale, ai finanziamenti per liberi professionisti, commercianti e imprenditori o all’anticipo della cassa integrazione grazie alla collaborazione con le banche. Insomma, il Comune ha fatto la sua parte e continuerà a fare di tutto per sostenere le famiglie ancora in difficoltà. La città è ripartita ma il cammino per la ripresa sarà lungo”. T.C.















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