«C’era troppa gente nei parchi Per questo tutto è stato chiuso» 

L’emergenza a Bressanone. L’assessora Bacher: «Abbiamo dovuto “impacchettare” panchine e attrezzature Tante persone, e tra loro molte famiglie, non capivano la gravità del momento e continuavano a usare le aree verdi»


Fabio De Villa


Bressanone. Troppi assembramenti di persone, giovani, adulti e anziani, famiglie con bambini che non rispettavano i divieti anti contagio e le distanze di sicurezza. Questa la motivazione che ha portato la giunta di Bressanone, con l’assessora competente Paula Bacher in testa, a chiudere oltre 35 mila metri quadrati di verde pubblico dei 35 parchi pubblici nella cittadina vescovile. Poi, sabato è arrivata anche la chiusura di passeggiate e piste ciclabili con un ulteriore intervento dell’amministrazione. Non era quindi bastato l’appello del sindaco Peter Brunner, lanciato la settimana scorsa, in merito alle cautele negli spostamenti a piedi e all’utilizzo dei parchi gioco cittadini in questi giorni di emergenza coronavirus.

“Dai nostri concittadini abbiamo ricevuto numerose segnalazioni nei parchi di Bressanone, in particolare quelli situati nelle zone residenziali più popolose – ha spiegato Bacher - Ci sono stati segnalati grandi assembramenti di persone, per lo più famiglie uscite di casa per farsi un giro e far giocare i piccoli. In diverse situazioni non si è compresa la gravità del momento e interi nuclei familiari si sono ritrovati uno accanto all’altro senza rispettare le norme di sicurezza, portando a una situazione insostenibile per la sicurezza con alto rischio di contagio. Così venerdì scorso abbiamo deciso di usare il pugno di ferro e chiudere tutti i parchi del Comune. Gli addetti del cantiere comunali hanno transennato gli ingressi e anche percorsi interni e attrezzature di gioco”.

“Non è bastato – aggiunge Bacher - perché ci siamo accorti che le persone uscivano ugualmente ed utilizzavano le panchine come luogo di ritrovo e aggregazione. Così abbiamo dovuto letteralmente impacchettare tutte le panchine pubbliche per avere la certezza che il messaggio sulla gravità del momento arrivi a tutti quelli che fino ad oggi hanno preso sottogamba il problema”.

Come sottolineato anche dal sindaco Peter Brunner, gli spostamenti delle persone, anche a piedi, vanno limitati e motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità.

“L’utilizzo dei parchi giochi, delle aree di verde attrezzato e dei campetti da calcio è vietato sino al 3 aprile compreso, fatti salvi gli spostamenti motivati – conclude Bacher - Confidiamo quindi nel senso di responsabilità e nella collaborazione dei cittadini”.

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