dies academicus

Chiesa, a Bressanone l’impegno per liberare le donne da ruoli preconfezionati 

L’obiettivo dichiarato è anche quello di sciogliere il nodo maschio-potere. Toccato anche il tema dei femminicidi. Assegnato alla bolzanina Chiara Rinaldi il premio Golser per una tesi su Langer



BRESSANONE L’impegno della Chiesa per liberare le donne da ruoli preconfezionati ma anche per sciogliere il nodo maschio-potere: questo è stato uno degli argomenti più dibattuti al «Dies Academicus 2024». Tra gli altri temi chiave i femminicidi, il premio a una laureata italiana - Chiara Rinaldi - per una tesi su Alexander Langer e la sostenibilità.

Femminicidi: «Un tema socialmente dirompente»

In apertura il preside dello Sta (lo Studio teologico accademico), Alexander Notdurfter, si è soffermato sul tema scelto per la prolusione 2024, i femminicidi: «Un tema di grande attualità, a cui né la società né la Chiesa possono sottrarsi. Ne parliamo in questa sede perché fa parte della nostra missione di Istituto superiore ecclesiale affrontare problemi socialmente dirompenti e importanti anche per la Chiesa».

La docente Zorzi: «Chiesa ancorata a una concezione arcaica della sessualità»

Grande interesse ha suscitato la relazione di Selene Zorzi, docente all’Istituto superiore di scienze religiose di Verona, fin dal titolo: «Lo scandalo sociale della violenza contro donne – ruolo e responsabilità della Chiesa». La relatrice ha parlato di «Chiesa ancorata ancora a una concezione arcaica della sessualità» e ha rilevato che «nella Chiesa il potere è esclusivamente collegato alla maschilità. La struttura binaria della Chiesa permette un’ingiustizia di fondo che prevede un gruppo di battezzati ontologicamente differenti da un altro gruppo tra i quali le donne». Zorzi ha poi delineato alcune vie d’uscita che la dottrina cristiana permette di individuare: il modello interpretativo «che vede uomini e donne in quanto uomini e donne entrambi fatti ad immagine di Dio», l’invito alle donne «a superare l’interiorizzazione di una femminilità negativa, a osare in tutti i campi, a liberarsi dai ruoli preconfezionati». Infine la teologa ha ricordato il compito che spetta agli uomini: «Riflettere sulla relazione tra maschilità, potere e sessualità, prendendosi la responsabilità delle violenze in quanto classe di uomini».

Il premio Golser a Chiara Rinaldi.

Presente anche il vescovo Ivo Muser, la cerimonia è proseguita con l’assegnazione del Premio “Vescovo Karl Golser”, indetto annualmente dall'Istituto De Pace Fidei e aperto a tesi dottorali presentate in Alto Adige, Tirolo e Trentino su uno dei temi focali dell'Istituto (giustizia, pace e cura per il Creato). Quest’anno è stata premiata la tesi della bolzanina Chiara Rinaldi dal titolo «Weitermachen. Fare ancora - Le parole di Alexander Langer per una pastorale rivolta ai giovani di oggi». Rinaldi ha studiato all’Istituto superiore di scienze religiose del capoluogo e si è laureata nel 2023 in scienze religiose (indirizzo pedagogico-didattico). L'idea di questo lavoro di approfondimento della storia e del pensiero di Alexander Langer è nata dopo l'acquisizione dell'archivio Langer da parte della Provincia nel 2021 e degli scritti di un uomo che con le sue idee aveva anticipato le tematiche più rilevanti per la convivenza umana: la tutela dell'ambiente, la realizzazione della pace e la necessità di arginare la violenza, il senso di una politica che garantisca la convivenza e l'accoglienza interetnica. La tesi premiata ha evidenziato quattro temi fondamentali tra le tante battaglie che Alexander Langer ha combattuto, in particolare la convivenza, l'impegno politico, l'ambiente e la pace. Filo conduttore dell'analisi è stato indagare la fede di Alexander Langer, soprattutto attraverso diverse interviste ai familiari e alle persone che lo hanno conosciuto. Per il Consiglio scientifico l'originalità del contributo è indiscutibile e l'elaborazione metodologico-scientifica è considerata molto ben riuscita.

Sostenibilità al centro con Lintner.

Ultimo atto della cerimonia è stata la presentazione, a cura del teologo Martin M. Lintner, del nuovo numero dell’Annuario Teologico Bressanone, dedicato alle prospettive teologiche sul tema della sostenibilità. Anche se rischia di diventare un termine alla moda, usato solo per le pubbliche relazioni, gli autori ricordano che la sostenibilità descrive qualcosa di cruciale per il futuro dell’umanità. Il volume (232 pagine, con contributi in italiano e tedesco) esamina il concetto di sostenibilità da diverse prospettive filosofiche e teologiche e ne focalizza i contenuti. MAX.BO.

 













Altre notizie

Attualità