Danieli: «Italiani? Incapaci di fare squadra»

Bressanone. Ferruccio Danieli, che già aveva provato a riunire gli italiani di Bressanone alle comunali del 2015, torna sul tema delle divisioni nel gruppo etnico di minoranza. E lo fa partendo dall’u...



Bressanone. Ferruccio Danieli, che già aveva provato a riunire gli italiani di Bressanone alle comunali del 2015, torna sul tema delle divisioni nel gruppo etnico di minoranza. E lo fa partendo dall’ultimo comunicato di Paola Ghedina di Insieme. «Stando chiusi in casa si legge si rileggere un po’ di tutto cercando di passare anche attraverso queste letture la giornata. Mi è caduto l’occhio ma soprattutto il pensiero su quanto scritto da Paola Ghedina di Insieme per Bressanone che recita testualmente : “Proprio in un momento così delicato come quello attuale, ci aspettavamo un alto senso di responsabilità con un coinvolgimento con i fatti e non solo con le parole del nostro movimento, che è rappresentativo degli interessi di una buona parte del gruppo linguistico italiano… “. Grazie per non aver proposto aperture di piste, in questo momento, ma nel non propone altro, neppure aperture politiche, ed anche lei si unisce, in qualche modo, al coro dei commenti post votazioni, come già fatto da altri rappresentanti di partito, italiani. La critica questa volta viene proprio da quella corrente che cinque anni fa fu l’unica responsabile della non connessione o meglio raggruppamento di voci, così le chiamo io, del gruppo di lingua italiana. Mi sembra giusto ricordare, non a lei Paola Ghedina che non c’era, ma a qualcun altro che mi legge, come nella mia rappresentazione del progetto ad Insieme per Bressanone, nel mentre gran parte del gruppo largamente rappresentato, concordava con il mio progetto, ci fu un’unica persona che chiuse il dialogo con “noi siamo la tradizione, noi siamo la sicurezza e quanto altro in quel senso ”. Al che come ho già scritto tutto finì in una bolla di sapone. Ultimamente facendo una ricerca a Bolzano per rappresentare qualcosa che andrò a scrivere scorrendo le pagine del quotidiano Alto Adige del 1964 ho trovato, per caso, i risultati delle votazioni comunali. Non guardo i numeri che sono a destra mai i partiti che sono indicati sinistra, sono sette: Svp, Dc, Msi, Psi, Psdi, Pci, PsiUd. Gli italiani con 37% raccolsero le giuste briciole di lavoro e di potere. A qualsiasi cosa si voglia partecipare che sia un gioco un lavoro si deve sempre fare squadra, neppure il centometrista è solo, non combatte da solo contro il tempo ma all’interno di una squadra che lavora insieme e per lui. Quindi anche alle votazioni non ci si presenta per essere esserci ma solo per proporsi come forza attiva, una vera squadra di lavoro, o meglio gruppo. I risultati delle comunali sono alle spalle, ci aspettano le votazioni provinciali spero che almeno in questa occasione, una volta per sempre si tolgano i vecchi bastoni dalle ruote ed si vada in gruppo a lavorare, perché è di tutti il desiderio di partecipare e non di stare sull’uscio della porta a guardare».















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