Daspo urbano contro i violenti Il Comune elenca le aree sensibili 

Dopo l’accoltellamento in via Dante. Viene riconsiderato il provvedimento già ipotizzato contro i vandalismi in città Il sindaco: « Individuate zone, come parchi, aree sportive e vie, al centro di episodi di danneggiamento e vandalismi»  


Fabio De Villa


Bressanone. Applicare il daspo urbano per prevenire episodi come quello accaduto nella serata del lunedì di Pentecoste a Bressanone, che ha portato all’accoltellamento di un minorenne. Questa la linea che vuole percorrere l’amministrazione comunale per combattere e scongiurare episodi di vandalismo e aggressioni fra giovani. Una linea che riprende la discussione avviata in dicembre sull’individuazione di zone sensibili in città e sull’inserimento del daspo urbano nel regolamento di polizia municipale. Allora si parlava soprattutto di frenare gli eccessi di feste e ritrovi notturni, ora il tema si aggiorna purtroppo con un’emergenza aggravata dalla violenza.

Nel frattempo sono migliorate le condizioni del 16enne brissinese di origine albanese che era stato colpito con quattro fendenti alle cosce da un coetaneo durante una lite nei pressi del campo sportivo dell’istituto scolastico Fallmerayer in via Dante. “Vogliamo riprendere in mano quanto prima la discussione sul daspo urbano – fa sapere il sindaco Peter Brunner – Purtroppo non abbiamo potuto fare molto in questi ultimi due mesi visti l’allarme legato al coronavirus e le relative restrizioni, ma ora più che mai siamo convinti della necessità di un intervento di questo tipo. Abbiamo individuato una serie di zone definite sensibili, come parchi pubblici, aree sportive all’aperto e vie che più volte sono state al centro di episodi di danneggiamento, vandalismi o violenze”.

Dichiarazioni analoghe arrivano dall’assessore Thomas Schraffl, che sottolinea come si siano fatti passi in avanti verso una nuova regolamentazione in particolare per alcune zone di Bressanone. “Prima della fine di questa legislatura – spiega Schraffl - in accordo con il consigliere Antonio Bova che aveva inizialmente proposto il daspo urbano, abbiamo concordato il testo da presentare per l’approvazione. Per l’applicazione dell’ordine di allontanamento e del divieto di accesso, che sono misure a tutela dell’ordine e della sicurezza e della fruizione di aree e infrastrutture, abbiamo individuato alcune località in città. Parliamo di asili, scuole, istituti scolastici, parchi giochi, stazione ferroviaria, parchi pubblici, l’ospedale, case di cura e case di riposo con relative aree e pertinenze entro 100 metri dagli ingressi e parcheggi e parliamo del parcheggio pubblico Autosilo di via Dante. Tutte queste zone sono state teatro di vandalismi, schiamazzi e danneggiamenti. Ora dobbiamo aggiungere questo episodio di violenza di lunedì scorso in una zona scolastica che andremo a verificare”.















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