a bressanone e bolzano 

«Decine di alloggi per i militari vuoti? È colpa dello Stato» 

BRESSANONE. Per chi non ha mai indossato le stellette, la vita del militare di carriera può sembrare addirittura idilliaca: uno stipendio sicuro, come sicura è la possibilità di andare in pensione...


di Luca Masiello


BRESSANONE. Per chi non ha mai indossato le stellette, la vita del militare di carriera può sembrare addirittura idilliaca: uno stipendio sicuro, come sicura è la possibilità di andare in pensione nei tempi giusti per potersela godere, e gli alloggi militari. Già, gli alloggi. E allora perché tutti questi appartamenti sfitti? Perché in qui palazzi costruiti in zona Schenoni sono ancora vuoti? E quelli accanto all’autosilo, dove c’era la Reatto? «Perché oggi ai militari conviene comprare o affittare casa sul libero mercato, visto che quelli riservati alle forze dell’ordine costano di più». La voce è autorevole, è di Enrico Lillo, esponente del centrodestra altoatesino ma soprattutto ex appartenente alle forze armate, dove si occupava proprio di questo settore. «I problemi sono davvero tanti, e l’ostacolo maggiore è comunicare con il Ministero – spiega – nel corso degli anni il Comando altotesino si è attivato in ogni modo per trovare una soluzione, ma anche gli alti vertici locali hanno cozzato contro certi muri che non si riescono ad abbattere». Perché gli appartamenti ci sono, e anche i militari che ne avrebbero bisogno; Enrico Lillo stesso ha abitato per anni in un complesso a Bolzano, e al momento del congedo l’ha lasciato: «Ci vivevo con la mia famiglia, l’ho sempre tenuto bene – dichiara – prima di trasferirmi l’ho sistemato in modo che chi sarebbe venuto dopo di me avrebbe trovato la casa in perfette condizioni. Eppure sono passati quasi tre anni, e quell’appartamento è ancora vuoto: c’è un regolamento che impedisce la riassegnazione se prima non viene rifatta la certificazione tecnica; la Difesa, però, non ha finanze per il ripristino, o almeno non le destina a questo proposito, e quindi ci sono palazzine di 10 alloggi con due - tre occupanti che si devono far carico di tutte le spese condominiali, anche quelle a carico dello Stato con delle rette altissime. Alcune ditte hanno addirittura minacciato di non fornire il gasolio per il riscaldamento se non a fronte del saldo degli arretrati».

Ma perché andarsene da una casa nella quale si ha trascorso tanti anni? «Semplice: perché mi sarebbe costata troppo – spiega - Qualche anno fa il Ministero ha compiuto un atto di forza ed ha deciso di applicare un canone maggiorato a tutti i ‘finetitolo’; così un pensionato o un congedato che prima pagava 250 euro di affitto si è trovato improvvisamente a dover affrontare una spesa di 1200 euro al mese».

Le soluzioni ci sarebbero: in passato vi fu una proposta portata a Roma proprio da Lillo con la quale si chiedeva al Ministero di acquistare i terreni dismessi dalla Difesa per costruire alloggi per il personale costituitosi nel frattempo in coop composte da militari. Questo avrebbe comportato un incasso immediato di liquidità, ma anche il ritrovarsi liberi diverse decine di alloggi di servizio. «Però, dopo innumerevoli promesse – conclude – molte coop si sono sciolte, e la situazione è quella attuale: decine di alloggi vuoti, palazzine nuove costruite e tanta gente in graduatoria che aspetta».















Altre notizie

Tennis

Sinner torna in campo, nel Principato primo allenamento verso il Roland Garros

Dopo le cure all’anca al J Medical, Il campione di Sesto ha ripreso in mano la racchetta a Montecarlo sotto la supervisione coach Vagnozzi e Cahill. Ma non ha sciolto le riserve sulla sua partecipazione a Parigi (foto Instagram Sinner)

LA SPERANZA Il post di Cahill che fa sperare i tifosi
IL CAMPIONE "A Parigi solo se sarò al 100%"
DOLORE Per il problema all'anca Sinner si affida al centro della Juve
GOSSIP Nuova fiamma per Jannik? Il gossip su Anna Kalinskaya

Attualità