l’APPUNTAMENTO 

Don Bosco, compie 40 anni «la festa nel tendone»

BRESSANONE. Fervono i preparativi per il grande giubileo dei 40 anni della festa del Don Bosco, manifestazione nata quasi per gioco da un gruppo di amici. La festa del Don Bosco è un chiaro esempio...


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Fervono i preparativi per il grande giubileo dei 40 anni della festa del Don Bosco, manifestazione nata quasi per gioco da un gruppo di amici. La festa del Don Bosco è un chiaro esempio della voglia di ringraziare e festeggiare con l’intera comunità la riuscita ristrutturazione del tetto dell’oratorio, che nel ‘79 fu così grande da ripetersi interrottamente per ben 39 anni. Con grande orgoglio e soddisfazione, il circolo ricreativo e culturale Don Bosco di Bressanone annuncia che da alcuni mesi la macchina organizzativa si è già messa in moto. Sarà una grande edizione, la quarantesima, che gli organizzatori vogliono festeggiare alla grande e per tre giorni di fila: dal 15 al 17 di giugno.

Ma come è nata questa manifestazione? «Dobbiamo fare un salto indietro nel 1979 – racconta Gualtiero Innocenti, una delle colonne portanti di questo evento –. Dopo numerosi sforzi e ore di lavoro di tanti volontari, il tetto dell’oratorio Don Bosco di Bressanone era finalmente ristrutturato. Fu proprio il parroco di allora, don Hugo Senoner, ad esprimere la voglia e il desiderio di ringraziare con una festa tutte le ditte e i volontari che avevano collaborato a realizzare questo grande progetto. La prima edizione si svolse sul campo da calcio del Don Bosco in semplici baracche costruite con tubi e assi di legno e con i pentoloni appoggiati su mattoni. La banda cittadina seguita dal parroco e da numerosi parrocchiani sfilò per le vie del centro storico fino a raggiungere l’oratorio. La partecipazione fu superiore a ogni aspettativa: gli organizzatori si dovettero rivolgere a tutti i macellai della provincia per recuperare salsicce e polenta».

Come è proseguita poi l'organizzazione? «Il grande successo ottenuto il primo anno diede il via alla festa del Don Bosco, che anno dopo anno ha lasciato tanti bei ricordi ai brissinesi. Si è ripetuta interrottamente per 39 anni con molti alti e bassi, ma la cosa che l’ha sempre caratterizzata è la sua semplicità. Il terzo anno, poi, gli organizzatori decisero di installare il primo grande tendone da 45 metri per 20, che dopo alcuni anni, vista la grandissima partecipazione, non bastava più. Così si optò per un tendone più grande. Gli anni passano e la festa continua a riscuotere successo, tanto da diventare uno degli appuntamenti più attesi per l’intera comunità».

Ma il vero motore della manifestazione, aggiunge Innocenti, sono «i volontari, perché senza di loro non si sarebbe mai potuto organizzare nulla di così significativo per un tale numero di persone. Dopo 30 edizioni gli organizzatori sono stati costretti - visti i lavori di ristrutturazione dell’oratorio - a trasferire la festa dal campo da calcio al palazzo del ghiaccio di via Laghetto per ben 5 anni. L’oratorio Don Bosco è stato ristrutturato e il circolo e la comunità hanno potuto finalmente riportare la propria festa nella sede originaria, sebbene senza più il mitico tendone».

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità