BRESSANONE. Sul caso dell’interrogazione del consigliere Bessone è intervenuta anche la Lista alternativa ecosociale. Secondo Markus Frei, Elda Letrari ed Elisabeth Thaler (nella foto), Bessone avrebbe messo in agitazione i social media con un documento basato su quelle che definiscono “falsità mirate”: “Con la sua consueta aria innocente pone al Comune la domanda incolpando un dirigente scolastico di aver fatto pulire agli studenti, nell'ambito dell'operazione Daywork, una struttura in cui vivono dei migranti – spiegano - Da un lato si intromette nell'autonomia scolastica, suggerendo che la politica la controlli; d'altro canto discredita un’azione autogestita dai giovani. L’iniziativa concerne non la caserma Schenoni (Come verrebbe insinuato Bessone) bensì la Casa della Solidarietà, che non è un centro per rifugiati e migranti. Se Bessone si fosse preso la briga di chiamare il dirigente della scuola in oggetto avrebbe ricevuto immediatamente le

informazioni corrette – proseguono - ma con la verità non si fa né notizia né propaganda”. (l.m.)