Fondi alle Clarisse per restaurare la Chiesa 

Il piano finanziario era in rosso e la giunta comunale ha deciso di intervenire Il sindaco: «Un atto dovuto perché è molto frequentata dai brissinesi»


di Massimiliano Bona


BRESSANONE. «Bressanone è una cittadina legata a filo doppio alla Chiesa e alle sue chiese sparse sul territorio e per questo non deve stupire il contributo che abbiamo appena elargito alle Clarisse»: a parlare è il vicesindaco della città vescovile Claudio Del Piero.

Il denaro - 25 mila euro - servirà per il restauro dei banchi della Chiesa.

«Si tratta - conferma il sindaco Peter Bruner - di un contributo più che giustificato perché la chiesa delle Clarisse è una delle più frequentate di quella zona di città. La giunta che guido, è bene sottolinearlo, sceglie ogni anno quale chiesa o convento sostenere perché riteniamo sia nostro dovere dare una mano - quando è possibile - a chi ce lo chiede. Si tratta, indiscutibilmente, di interesse pubblico».

Sono in crescita, tra l’altro, i turisti che vengono in città anche per visitare i siti sacri.

Nella delibera il Comune non manca di rilevare che il piano di finanziamento per il restauro dei banchi presenta «un notevole importo passivo e che a questo scopo la chiesa necessita di un contributo pubblico» per completare l’intervento.

La presenza delle Clarisse, in città, risale a poco meno di un migliaio di anni fa. La tranquilla zona a Sud del centro storico di Bressanone è caratterizzata dalla presenza di numerosi conventi. Quello delle Clarisse, presente in città dal 1235 (dai tempi di Santa Chiara), non è peraltro visitabile. Tuttavia nella cella del convento riservata ai visitatori una suora illustra quotidianamente ai visitatori la vita del convento. In zona ci sono anche le Suore Terziare.

«Il contributo - precisa Brunner - non è per il convento, effettivamente chiuso al pubblico, ma per la chiesa».

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