Gabrieli, il liutaio che ascolta i suoni degli alberi

Bressanone. Il liutaio brissinese Rubino Gabrieli (a destra nella foto in alto) ha un legame particolare con la Val di Fiemme. Lì cerca il legno per costruire i suoi violini, lì è andato in visita...



Bressanone. Il liutaio brissinese Rubino Gabrieli (a destra nella foto in alto) ha un legame particolare con la Val di Fiemme. Lì cerca il legno per costruire i suoi violini, lì è andato in visita dopo la tempesta Vaia con l’angoscia di chi va a trovare un proprio caro ammalato. In Val di Fiemme Gabrieli è tornato a piantare gli alberi della rinascita dei boschi, accogliendo l’invito lanciato da WowNature. E sul suo profilo Facebook, Gabrieli ha sintetizzato in un’intervista quella giornata e il suo valore. “Questi boschi – ha detto – hanno per me un grande significato, sono la storia della liuteria e qui trovo il legno che dà vita alle mie creazioni. La prima volta – ricorda Gabrieli – sono venuto qui per caso, ho trovato un bosco di risonanza ed è stata un’esperienza magnifica ascoltare gli abeti ”.

Poi è arrivata la tempesta Vaia, erano i giorni di fine ottobre del 2018, giusto due anni fa e Gabrieli, “letta la notizia, vista quella catastrofe in televisione”, racconta di essere rimasto “incredulo: era qualcosa di surreale vedere il bosco raso al suolo. L’effetto per me è stato un colpo al cuore. Sono andato su a vedere e ho visto qualcosa come e peggio di ciò che lascia dietro di sé una guerra”.

Gabrieli è del gruppo Sinti, “da generazioni – dice – amiamo suonare, amiamo i violini. Io ho voluto cercare il mio strumento, il mio violino ideale. Non l’ho trovato e allora ho deciso di creane uno. È stato il mio obiettivo, la mia passione e sono arrivato in Val di Fiemme a selezionare legno e tavole armoniche”.

“La natura – aggiunge il liutaio - ha il suo percorso, nella natura ogni cosa è una gioia e un bosco distrutto e senza alberi è come una persona che non riesce a vedere. L’uomo, a sua volta, ha bisogno della natura, nella natura trova il suo equilibrio". Per tutto questo, Gabrieli è tornato nei giorni scorsi in Val di Fiemme per contribuire con i suoi giovani alberi da piantare alla rinascita del bosco. “Ho piantato un larice e alcuni abeti rossi – afferma – Già, gli abeti: da lì nasce la mia storia di liutaio, da lì arrivano le mie tavole armoniche. Spero che gli alberi che ho piantato crescano bene e che fra qualche generazione servano ai miei eredi per costruire un altro violino. Spero anche che molti aderiscano a iniziative come questa in favore dei boschi. Lo spero per noi liutai e per gli amanti natura. Più avanti andiamo e più bisogno abbiamo della natura, perché la Terra senza alberi non vive”. F.D.D.















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