bressanone. Una bella giornata all’insegna della cultura è stata quella vissuta dai 43 soci del Club degli Anziani di Bressanone che hanno visitato le Grotte di Catullo, a Sirmione (Brescia), sulla riva meridionale del Lago di Garda, con arrivo in mattinata e poi tempo libero per lo shopping. Alle 13 c’è stato il pranzo in un noto ristorante di Sirmione.

Nel pomeriggio trasferimento con trenino e arrivo alle grotte di Catullo, situate all’estremità della penisola di Sirmione, in un’eccezionale posizione panoramica: vi si conservano i resti della villa romana più ampia e meglio conservata dell’Italia settentrionale, nota da secoli appunto come «Grotte di Catullo». Questa denominazione ha infatti origine alla fine del Quattrocento, quando le antiche strutture erano chiamate grotte per indicare locali ipogei, ossia sotterranei. Il riferimento a Catullo si deve ai versi del poeta di origine veronese, morto nel 54 avanti Cristo, il quale nel carme XXXI secolo celebrava Sirmione come gioiello tra tutte le isole e le penisole dei mari e dei laghi.

L’appartenenza della villa al poeta è stata smentita da recenti studi, nonostante la tradizione locale vi abbia da sempre associato il suo nome. Al termine, per i soci del Club Anziani quantomai soddisfatti e appagati, c’è stato il rientro a Bressanone.