Il commercio tiene bene, solo 6 chiusure in 18 mesi 

Le licenze attive in città sono 376 più 150 per porta a porta ed e-commerce Il sindaco: «Molti giovani investono per rilanciare le attività di famiglia»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Il commercio al dettaglio a Bressanone regge. Nonostante la crisi economica e la presenza di centri commerciali nelle vicine Bolzano ed Innsbruck, infatti, nell'ultimo anno e mezzo si sono registrate solo 6 chiusure, mettendo a paragone cessioni ed attivazioni di licenze commerciali, e dunque al 21 agosto scorso le licenze attive erano in totale 376, più le 150 relative a vendite speciali come porta a porta o e-commerce che le portano a 526. Il sindaco Peter Brunner, nell'analizzare la situazione, ritiene che le cose vadano abbastanza bene, anche se occorre sempre stare in allerta, e che il dato positivo è che, a fronte di alcune chiusure, ci sono negozi storici che le nuove generazioni hanno deciso di ristrutturare, di rilanciare invece di arrendersi e chiudere. «Tra il 2017 e la metà del 2018 abbiamo registrato dati che confermano che a Bressanone il commercio sta reggendo bene anche se ci sono state delle chiusure – spiega il Brunner – Al 21 agosto 2018, le licenze commerciali attive erano 526, di cui 100 per generi alimentari, 276 per non alimentari e 150 per vendite speciali come e-commerce, porta a porta, per corrispondenza e distributori automatici. Se andiamo, poi, ad analizzare le cessazioni di attività, vediamo che nel 2017 sono state 23 mentre fino all'agosto 2018 sono state 13. Sarebbero 36, ma in realtà ne sono solo 6, perchè a fronte di 23 cessazioni di licenze nel 2017 ne sono state attivate 20 e nei primi sei mesi del 2018 a fronte di 13 cessazioni abbiamo registrato 10 attivazioni».

Sei chiusure, dunque, che riguardano per lo più negozi di apparecchi tecnologici, mentre l'abbigliamento, il calzaturiero e articoli da regalo reggono bene. Brunner tiene a sottolineare che comunque occorre state sempre in allerta e che bisogna impegnarsi per migliorare sempre di più il centro storico. «Noi, come Comune, sosteniamo il City Marketing cittadino affinché lavori per cercare di attirare quanta più gente possibile in centro – precisa Brunner – Penso alla sistemazione del centro, ma anche ad aventi e manifestazioni che portino gente che poi possano fare acquisti in centro». Dato positivo, come già detto, la ristrutturazione di negozi storici da parte delle nuove generazioni che portano avanti l'eredità di famiglia. «Sono felice che negozi storici come la pescheria De Nardo, la profumeria Lutteri o il negozio di articoli per la casa e la cucina Kerer abbiano ristrutturato di recente e portino avanti con successo l'attività dopo tanti anni – conclude il sindaco Brunner – Non si sono arresi, vanno avanti e puntano ad un rilancio anche attraverso un miglioramento dell'immagine del negozio. Bene così».













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