Il mercato agricolo divide Non salta e crea allarme
La polemica. Confermato ieri l’appuntamento con gli stand dei contadini in piazza Santo Spirito E sui social è polemica: «Misure di sicurezza non rispettate, forse era il caso di cancellarlo»
Bressanone. Un appuntamento divenuto ormai una tradizione fissa per centinaia di brissinesi che puntualmente ogni sabato mattina dalle 7.30 alle 13 si ritrovano in piazza Santo Spirito per il mercato dei contadini. Appuntamento che nella giornata di ieri è stato riproposto e criticato da alcuni cittadini che non si aspettavano di veder comparire i banchi di frutta e verdura in conseguenza dell’emergenza cornavirus.
Così, in molti hanno protestato per l’organizzazione di un evento che – a dire loro - “avrebbe dovuto essere temporaneamente sospeso come tutti gli altri mercati settimanali e mensili della cittadina vescovile per questioni di sicurezza”.
“Ci stanno vietando di andare a correre o passeggiare mentre al mercato ci si può andare e non vengono rispettate le misure di sicurezza in vigore”, si legge in un post sui social legati alla città di Bressanone. “Non mi sembra corretto che si vieti di fare la spesa alla domenica, mentre il mercato del sabato in una piazza pubblica viene consentito”, scrive un altro utente di internet.
Nella piazza Santo Spirito, dicono i critici, non sempre sarebbe possibile garantire le distanze di sicurezza di almeno un metro fra le persone. C’è però chi difende i contadini: “È giusto che lavorino anche loro – racconta un altro utente - Non sempre è facile trovare frutta e verdura di stagione, fresca e genuina, e altri prodotti tipici dell’Alto Adige a chilometri zero”.
A fare chiarezza è intervenuto il comando di polizia municipale. “I contadini in questione - hanno detto al comando - vendono alimentari e per questo il mercato è stato autorizzato. Bisogna però che le persone vengano contingentate per evitare gli assembramenti, cosa che capisco non sia sempre facile per via della logistica del mercato. Al contrario degli altri mercati settimanali e mensili, sospesi momentaneamente sul suolo cittadino, quelli che vendono generi alimentari possono quindi continuare”.
A sua volta, il sindaco Peter Brunner ha spiegato che “prima di dare l’autorizzazione al mercato sono state verificate le condizioni di sicurezza e di prevenzione dei rischi di contagio e quindi la possibilità di allestire il mercato facendo rispettare le distanze fra le persone. E a quanto mi risulta tutto si è svolto rispettando disposizioni e norme. Gli stand del mercato erano in numero ridotto, 3 o 4 rispetto all’abituale ventina, erano tutti di produttori locali, che non avevano fatto spostamenti da fuori, ed erano limitati a prodotti alimentari di quotidiana necessità. Anche i clienti erano in numero contenuto”.
In internet l’allestimento del mercato era già indicato come da valutare: “Lo svolgimento della manifestazione – si leggeva - può in ogni momento essere condizionato da nuove disposizioni in materia di prevenzione della diffusione della malattia Covid–19”. Ieri l'ha confermato Brunner: “Ora vedremo se il mercato potrà essere riproposto”.