Il Pd si schiera con Heller «I contrari? Incoerenti» 

Il capogruppo Cappelletti: «Proposta unica che realizza un’attrazione per tutti» Con Bessone la Lega chiede per l’area opere di valorizzazione e ingresso a ticket



BRESSANONE. “Poco coerente” la raccolta di firma contro il progetto dell’artista austriaco André Heller per il rilancio del Giardino vescovile. Il Pd di Bressanone interviene su uno dei temi al centro del dibattito sul futuro della città vescovile e lo fa ricordando “che la proposta dell'artista multimediale André Heller era piaciuta molto al consiglio comunale, tanto che il punto riguardante il progetto era stato approvato, a fine 2017, con ben 22 voti a favore e solo 4 astensioni. Che ora ci sia una raccolta di firme per bloccare il progetto, sostenuta anche da coloro che in consiglio comunale non hanno espressamente votato contro, mi sembra un po’ poco coerente - afferma il capogruppo Pd Mario Cappelletti, che aggiunge: “Mi è stato riferito che, a detta dei promotori dell’iniziativa, la realizzazione del progetto, con la prevista regolamentazione degli accessi, avrebbe di fatto espropriato i brissinesi del proprio Giardino”. Cosa che Cappelletti esclude.

“Il Giardino Vescovile risulta essere stato riaperto, in modo parziale e non continuativo, appena da alcuni anni - riassume Cappelletti - La creazione ora di un luogo nel cuore della città del tutto particolare, che attiri e tocchi le persone nel profondo, con una proposta unica che non trova riscontro in altri contesti, penso che, oltre a costituire un’attrazione turistica, possa diventare un vanto ed essere piacevolmente fruito anche dai nostri concittadini, che con un piccolo contributo (sicuramente sostenibile) potranno godere, ogni volta che lo vorranno, della bellezza del Giardino”.

Più attrattività al giardino e ingresso a pagamento sono anche gli argomenti della Lega nell’intervento del commissario provinciale Massimo Bessone, che elenca “tre cose” che “a mio giudizio sono chiare: il parco così com’è non è attrattivo, il Comune, nell’interesse dei cittadini, non può continuare a spendere fior di quattrini per il suo affitto senza averne un ritorno economico e l’accesso libero, di chiunque, senza controlli, rischia di diventare il bivacco per persone senza fissa dimora o dedite a traffici illeciti, come avviene in alcuni parchi anche della vicina Bolzano. Noi siamo, dunque, a favore di un utilizzo del parco in maniera intelligente, utile per i cittadini di Bressanone”.

E, “visti i costi d’affitto di cui il Comune deve farsi carico - aggiunge Bessone - è ancor più utile che l’ingresso non sia libero, ma i turisti paghino una giusta quota ed i residenti nel Comune di Bressanone possano usufruire di un abbonamento annuale che previo il versamento di una piccola quota ne garantisca l’accesso quotidiano, un po’ come avviene con la Summer Card per la funivia della Plose”.

Controlli e regole per l’area vengono sollecitati dal Pd: “Se qualcuno ha in mente un modello di spazio dove poter sostare e magari bivaccare liberamente senza una sorta di controllo e di regolamentazione degli accessi - riprende Cappelletti - questo non ci trova per nulla d’accordo e credo che comunque le premesse da cui a suo tempo è partita la discussione fossero decisamente diverse”.

“Credo che Bressanone in questi 5 anni, grazie alla volontà della coalizione di maggioranza, oltre che al sostegno di gran parte delle opposizioni, stia per cambiare verso - amplia lo sguardo il capogruppo Pd - Quanto ai costi delle opere in corso di realizzazione, credo che si sia cercato fino ad oggi di attivare tutti i canali di finanziamento possibili, approvvigionandosi da fonti in passato non utilizzate, assicurando così gli equilibri di bilancio e cercando di non gravare nelle tasche dei nostri concittadini. Sono convinto che nel 2020 questo Consiglio comunale e questa Giunta consegneranno ai brissinesi una cittadina rinnovata, con un ruolo ancor più da protagonista nell’ambito della realtà provinciale e non solo e con una connotazione ancora più turistica. Il tutto naturalmente senza che ciò vada a discapito della qualità della vita dei nostri cittadini e senza che ciò possa creare loro disagio. Credo peraltro che questo processo di rinnovamento debba passare sicuramente anche attraverso la realizzazione del progetto della trasformazione del Giardino Vescovile firmato da André Heller”. (fdd)













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