Insieme: «Italiani poco rappresentati da questa giunta» 

Bressanone. Insieme per Bressanone ha votato contro la nuova giunta comunale e, ad alcuni giorni dal voto, la candidata sindaca Paola Ghedina e il coordinatore Bruno Festini Battiferro spiegano le...


Tiziana Campagnoli


Bressanone. Insieme per Bressanone ha votato contro la nuova giunta comunale e, ad alcuni giorni dal voto, la candidata sindaca Paola Ghedina e il coordinatore Bruno Festini Battiferro spiegano le motivazioni del no: non si sentono rappresentati dal Pd di Bressanone. Non solo. Insieme, visto il risultato elettorale, avrebbe auspicato una giunta con Insieme, Lega e Fratelli d’Italia, che, con circa 1.250 voti in totale (rispetto ai circa 900 raccolti dal Partito Democratico), “avrebbe maggiormente rappresentato il gruppo linguistico italiano”.

“Il Comitato di Coordinamento della lista civica Insieme per Bressanone ha preso atto dell’esito delle consultazioni condotte dalla Svp, che ha incontrato a più riprese le diverse formazioni - affermano Ghedina e Festini - L’esito ha visto confermata una maggioranza Svp- Partito Democratico, una coalizione che penalizza ancora una volta la rappresentanza di lingua italiana all’interno della giunta comunale. L’elezione da parte del Pd di una rappresentante di lingua tedesca e un rappresentante di lingua italiana, attingendo quasi per intero i voti nel bacino elettorale di lingua italiana, ha indebolito di fatto il nostro gruppo linguistico. Insieme per Bressanone non si sente rappresentata da un Pd che, in nome di una discutibile interetnicità e di un’altrettanto discutibile politica interetnica, ha giocato contro la rappresentatività del gruppo linguistico italiano (minor numero di consiglieri e minor numero di assessori) e, oltre a ciò, ha concorso a una mala informazione degli elettori e a un disorientamento della popolazione votante”.

Ghedina e Festini sottolineano poi il loro impegno durante le trattative. “Fedeli al principio della proporzionale sancito dallo Statuto d’Autonomia, la delegazione di Insieme per Bressanone ha ribadito in ogni circostanza che una civile e pacifica convivenza si fonda sulla garanzia di un giusto equilibrio tra i gruppi linguistici - continuano i due politici - Alle trattative con la Svp, il coordinamento di Insieme si è presentato con ben quattro proposte che miravano al riequilibrio della situazione linguistica. Si badi bene, parliamo di riequilibrio e non di politica separatista. Le liste Insieme per Bressanone, Fratelli di Italia e Lega in questa campagna elettorale hanno assommato circa 1.250 voti, ovvero la maggioranza dei voti espressi dall’elettorato italiano di Bressanone ed erano accomunate da questa battaglia ideologica e di principio. Sono state dunque disattese le loro aspettative e quelle dei loro elettori. Di tale voti non si è voluto tener conto”. T.C.

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