BRESSANONE. Per tre giorni, l'architettura tra la valle e la montagna è stata al centro dell'azione del festival della montagna. Ancora una volta l'Alto Adige ha dimostrato che l'architettura è anche un'interfaccia tra culture, architettura montana e urbana e vari sviluppi attraverso materiali come il legno.

Il momento clou dei tre giorni dell'Ims Architecture Days è stato certamente l'Architecture Talk dell'architetto di fama mondiale Daniel Libeskind.

Ha raggiunto la sua svolta a Berlino nel 1989 con la progettazione del Museo Ebraico, e da allora Libeskind, nato in Polonia nel 1946, è uno dei più importanti e rinomati architetti e urbanisti del mondo. Moderato dal poliglotta Pietro Polidori di Bressanone, Libeskind ha ispirato il pubblico del Forum con i suoi progetti e il suo linguaggio architettonico. Alla domanda su cosa avrebbe costruito a Bressanone, ha risposto che solo le città che si rinnovano e osano investire in nuovi edifici e progetti moderni sopravviveranno e potranno durare a lungo termine. Non c'è bisogno di avere paura dei cambiamenti o di collocare il nuovo accanto agli edifici storici. Un giorno anche il nuovo sarà storia.

Oltre alla partecipazione dell’archistar, presentata da Stahlbauch Pichler, architetti provenienti da tutta Europa hanno potuto immergersi per tre giorni nel motto IMS "Meet.mountain.people.soul". L'Ims Architecture.WALK ha condotto i partecipanti al rifugio Tierser Alpl, che nel 2015 ha ricevuto il Premio Sudtirolese di Architettura. All'Ims Architecture Expo, aziende di tutti i settori dell'edilizia si sono presentate e hanno informato gli architetti sugli ultimi sviluppi. Inoltre, i partecipanti hanno avuto l'opportunità di visitare il nuovo edificio società che opera in tutto il mondo Durst, il pluripremiato ristorante Brix 0.1, così come il particolare tree hotel My Arbor e di parlare con i rispettivi architetti. o. La serata conclusiva del 10° International Mountain Summit è l'IMS.Mountain Night di sabato. L'alpinismo ai massimi livelli è garantito da Tamara Lunger e Beat Kammerlander.

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