L’Avis celebra i 3.150 soci e le 3.426 sacche di sangue 

Tradizionale festa di Natale della sezione di Bressanone all’Accademia Cusanus Dopo la messa, i discorsi e il rinfresco, premi a chi ha raggiunto 75 e 50 donazioni


di Umberto Principe


BRESSANONE. La festa di Natale della grande famiglia dei donatori di sangue dell’Avis di Bressanone è stata tradizionalmente organizzata all’Accademia Cusanus con una massiccia presenza di soci e ospiti accompagnati da un quintetto locale di musicisti. Festeggiata lo scorso anno per i 50 anni di donazioni, la sezione Avis locale pone la città vescovile ai primi posti in campo nazionale e di anno in anno rafforza intesa e collaborazione con l’ospedale civile.

La festa natalizia è da sempre l’occasione per fare un bilancio dell'attività, per presentare programmi e consegnare onorificenze e medaglie a chi ha raggiunto traguardi importanti nelle donazioni. Di tutto questo la presidente Renate Prader, a capo di 3150 soci (157 in più dell’anno precedente), ha largamente relazionato nella sala della Cusanus dopo l’apertura di mattinata nella chiesa della parrocchia per la messa.

“È sempre una gioia per me questo incontro – ha esordito la presidente – E' una giornata di festa, un salutarci, guardarci, sorriderci, sedere l’uno accanto all’altro scambiandoci impressioni, esperienze, idee, tirando le somme di un altro anno che sta per finire, un anno che, come i precedenti, ci ha visti accomunati dal desiderio di fare qualcosa di importante per il nostro prossimo, per il mondo difficile e sempre più bisognoso che ci circonda. È soprattutto un onore per me appartenere a questa preziosa e storica associazione, pregna degli intenti più nobili, composta da persone che hanno a cuore la vita, persone capaci di donare una parte di sé, nel senso più letterale del termine. L’abbiamo ripetuto tante volte: la donazione del sangue è un sublime gesto solidale, gratuito e anonimo, che in situazioni di emergenza, purtroppo sempre frequenti, assume valore ancora maggiore. Donare il sangue è molto più di un semplice regalo, è più di una dazione di denaro, è più del tendere una mano: è offrire noi stessi, ciò che siamo, è donare la vita”.

Un concetto ribadito dal sindaco di Bressanone Peter Brunner, che si è detto onorato e felice di rappresentare una città dove è primario il dare agli altri attraverso la donazione del sangue.

Il primario dell’ospedale civile Martin Ogriseg ha poi ringraziato per l’aiuto dato alla sua struttura con ben 3.426 sacche di sangue entro il mese di novembre. Il primario ha anche salutato dopo 15 anni di servizio.

È intervenuto poi il presidente dell’Avis di Peschiera del Garda Fiorenzo Zambelli a celebrare un gemellaggio sempre più forte e sempre votato a continuare.

Al termine c'è stata la consegna delle onorificenze: per le 75 donazioni (oro con smeraldo) a Peter Fischnaller, per le 50 donazioni (oro) a Fabio Covrè, Gianvittorio Giurato, Waltraud Hofer, Franz Mitterrutzner, Georg Steinhauser e Giovanni Zingerle. Infine sono stati estratti 10 cesti di fiori e ci si è ritrovati al ricco buffet natalizio.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità