La giunta: niente contributi a chi insegna a mendicare 

Il vicesindaco Del Piero (Pd): «Meglio i corsi di lingua o quelli di formazione» Demos : «Qual è il ruolo del Comune? È giusto usare i locali della Lub?»



BRESSANONE. Torna a far discutere, a Bressanone, la cosiddetta «Accademia dell'elemosina», il cui obiettivo dichiarato è quello di insegnare ai mendicanti a non fare la questua in modo aggressivo. A promuovere l’iniziativa, nei locali della Lub, è stata Elda Letrari. Il consigliere comunale di Demos, Nicola Monese chiede lumi in un’interrogazione sulla validità del progetto. Proprio per sgombrare il campo dagli equivoci il vicesindaco Claudio Del Piero, responsabile dei conti del Comune, assicura che non sono previsti contributi per l’iniziativa. «Direi che è strano insegnare a qualcuno il modo migliore per fare l’elemosina. Sarebbe decisamente meglio - sottolinea il vicesindaco - insegnare a queste persone la lingua oppure un lavoro per inserirsi nel nostro tessuto sociale. La giunta, di sicuro, non ha investito un solo euro nel progetto». Più o meno sulla stessa lunghezza d’onda anche il consigliere di Demos. «Siamo certi delle buone intenzioni che hanno portato alla nascita di questa azione – spiega Monese - La perplessità che sorge è sul concetto stesso di “insegnare” a mendicare, quasi che si trattasse di un’attività degna di tale nome, una professione. L’effetto di tale iniziativa sembra essere una presa in giro nei confronti di individui che avrebbero bisogno di ben altro supporto per inserirsi in una comunità per loro nuova e diversa. La presunzione poi di educare al mendicare in “silenzio” rivela indirettamente invece la volontà di nascondere i questuanti rendendoli più discreti, quasi invisibili e quindi inesistenti. Senza tener conto del rispetto per l’individuo». Di qui una serie di domande di Demos alla giunta. «L’amministrazione comunale di Bressanone è a conoscenza dell’esistenza del progetto di cui sopra? Se sì, si tratta di un’iniziativa ufficialmente patrocinata o in un qualsiasi altro modo sostenuta dall’amministrazione comunale? Quale ruolo riveste, o ha rivestito, il Comune? È possibile avere una descrizione approfondita di cosa prevede esattamente il progetto? Per quanto di competenza dell’amministrazione comunale, è lecito l’utilizzo da parte della consigliera Letrari di spazi pubblici quali l’Università di Bolzano, nella sede distaccata di Bressanone, per lo svolgimento del progetto?». A quanto pare la giunta, in realtà, ha già preso le distanze.

(fdv)

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