Varna. Dopo lo stop per il coronavirus, in queste settimane è ripartita anche la falegnameria Eller a Varna, una delle più grandi e rinomate per il settore mobiliare e dell’arredamento. “Abbiamo chiuso per circa 4 settimane - racconta Peter Eller, il titolare - e siamo ripartiti con i nostri 15 dipendenti e con due impiegati al lavoro da casa”.

La Eller sas è un’azienda specializzata nella realizzazione di arredi di prestigio, con l’ambizione, spiega il titolare, “di accelerare crescita e sviluppo e di offrire alla nostra clientela, orientata alla qualità, servizi sempre più completi”.

Come è cambiato e cambierà il lavoro in questo tempo di coronavirus?

“Nel nostro settore c’è molta concorrenza e ognuno lavora nel proprio ramo di specializzazione. Un grande problema potrebbe arrivare da una mancata, vera ripartenza del turismo. Senza turismo, mancherebbe lavoro per una serie di aziende e attività collegate, con conseguenze difficili da affrontare per tutti”.

Avete avuto grosse perdite in conseguenza del blocco della produzione?

“Noi abbiamo ripreso a lavorare come se non fosse successo nulla. Le richieste dei nostri clienti sono continue e non sono mai calate, né durante il lockdown, né ora. Da un certo unto di vista, è come se non avessimo mai chiuso. Possiamo ritenerci fortunati: siamo molto richiesti nel settore del legno, in particolare quello dell’arredamento”.

Come vi siete organizzati in azienda per essere in regola con le misure anti Covid?

“Abbiamo provveduto da subito ad installare dispositivi agli ingressi per disinfettarsi le mani, tutti i nostri dipendenti lavorano con mascherine e guanti come dotazione obbligatoria e almeno due volte al giorno facciamo le pulizie degli spazi comuni e disinfettiamo attentamente le maniglie delle porte e tutte quelle parti con cui le mani vengono in contatto durante l’orario di lavoro”.F.D.V.