La «Santo Spirito» avvia l’assistenza a domicilio 

Passano all’Apsp un edificio in via del Laghetto e quattro alloggi in via Fienili Il direttore Maffeis: «Nuovi servizi per rispondere a bisogni diversificati»


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. All’insegna del motto “non solo case di riposo”, l’Azienda pubblica di servizi alla persona - Apsp Santo Spirito e l’Ipes preparano la permuta immobiliare per l’acquisizione della proprietà, da parte dell’Apsp, dell’edificio di via del Laghetto 1 e di 4 alloggi in via Fienili 1/b, con rinuncia al diritto di superficie da parte dell’Ipes.

Il direttore dell’Azienda Marco Maffeis spiega che “restano immutati i diritti acquisiti dagli attuali inquilini di via del Laghetto, che, anche con il nuovo proprietario, potranno restare nei rispettivi alloggi alle stesse condizioni garantite dall’Ipes”. Per gli appartamenti in via Fienili l’Ipes pensa a nuove assegnazioni agli attuali residenti per aprire la strada al più presto ai nuovi servizi offerti dall’Apsp.

L’accordo tra Apsp ed Ipes è sostenuto da Comunità Comprensoriale della Valle Isarco, Azienda sanitaria e Comune di Bressanone. “Il Comune - ricorda Maffeis - è competente in materia di alloggi protetti per anziani e sosterrà le spese di adattamento dei locali in seguito all’accesso volontario ai nuovi servizi da parte degli attuali residenti o man mano che si renderanno disponibili gli alloggi stessi”.

L’obiettivo è garantire “accompagnamento” e “assistenza abitativa” alle persone anziane parzialmente autosufficienti, appoggiandosi al supporto tecnico e logistico delle due strutture residenziali vicine agli alloggi, la casa di riposo per via Laghetto e l’Hartmannsheim per via Fienili.

“Si tratta di nuovi servizi trasferiti dal Comune all’Apsp con recente delibera di consiglio comunale - afferma Maffeis – Tali servizi sono all’insegna delle linee guida provinciali in materia di assistenza socio-sanitaria che prevedono soluzioni abitative di sostegno all’autosufficienza in forma di unità abitative singole, comunità alloggio, co-housing, funzionali all’applicazione di modelli organizzativi più vicini ai desideri delle persone e coerenti con il naturale svolgersi della vecchiaia. La Santo Spirito - prosegue Maffeis - diversificherà così la propria offerta di aiuto, uscendo dal perimetro tradizionale delle strutture residenziali per sviluppare soluzioni di residenzialità leggera. Si tratta di organizzare nuovi servizi finalizzati a soddisfare diverse situazioni di bisogno degli anziani in continuità tra aiuto domiciliare, aiuto semi-residenziale di sollievo nei centri di assistenza diurna, aiuto residenziale in casa di riposo”. In attesa dell’agognato nuovo centro anziani nel quartiere Santa Elisabetta, necessario soprattutto a sopperire alla carenza di posti letto residenziali, Bressanone si attrezza quindi per rispondere a situazioni di bisogno diverse ma meritevoli di altrettanta tutela.

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