Le truffe dei finti sordomuti: tre denunciati in centro città 

Accattonaggio molesto. Un passante si è insospettito per i linguaggio dei segni scorretto di un presunto mendicante  Sono intervenuti i carabinieri di Bressanone, che hanno bloccato due giovani. Segnalata anche una terza persona


Fabio De Villa


Bressanone. Attenzione in centro a Bressanone alle truffe di finti sordomuti, dediti alla raccolta di offerte per associazioni in realtà inesistenti. I carabinieri di Bressanone hanno bloccato due giovani, mentre una terza ragazza è riuscita a sfuggire. Hanno tutti tra i 18 e i 25 anni.

Mercoledì corso, i tre sono stati sorpresi in centro a Bressanone mentre si spacciavano per sordomuti, chiedendo offerte ai passanti per inesistenti organizzazioni pro disabili. Due dei tre truffatori erano stati segnalati per accattonaggio molesto già nelle settimane scorse da agenti della polizia locale di Bressanone. Nella loro auto sono state rinvenute varie cartelle con le indicazioni di false Onlus e contanti, tutto poi sequestrato.

L’intervento degli agenti è partito grazie alla segnalazione di una serie di cittadini, fermati dai finti sordomuti attrezzati con cartella e penna per le donazioni. I testimoni hanno riferito di essere stati avvicinati da questi ragazzi, i quali mostravano una cartellina con il simbolo internazionale dei sordomuti e, con un linguaggio dei segni improbabile, mimavano il gesto di fare una donazione.

Le persone fermate, dopo aver donato una piccola somma per quella che ritenevano essere una buona causa, si sono però insospettite e hanno allertato le autorità. Ad insospettire in particolare un passante fermato lungo via Bastioni, è stato proprio il linguaggio dei segni che il finto sordomuto cercava di mimare. Il passante fermato conosce quel linguaggio e ha potuto smascherare in poco tempo il truffatore che chiedeva di fare un’offerta.

“Casi di questo genere ci vengono segnalati varie volte da cittadini intercettati per la strada – spiega il responsabile di polizia giudiziaria del comando della polizia locale Massimo Tupini – Non sempre possiamo procedere con la denuncia per truffa, in quanto servirebbe la querela della persona molestata e questa non sempre c’è. Resta l’ipotesi di accattonaggio molesto e possiamo procedere con il sequestro di tutto il materiale e del denaro contante frutto dei raggiri. Chiediamo quindi ai nostri concittadini di tenere gli occhi bene aperti e di segnalare tempestivamente ogni situazione di possibile raggiro. La segnalazione ci permette di intervenire in modo tempestivo per verificare la situazione ed eventualmente smascherare un tentativo di truffa in atto”.

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













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