la mostra temporanea 

«Le vedute del passato» nelle foto a Palazzo vescovile

BRESSANONE. “Bressanone nelle vedute del passato”, questo il titolo della mostra in programma fino al 31 ottobre nelle sale del Palazzo Vescovile. Bressanone, la città sede del Principato vescovile...



BRESSANONE. “Bressanone nelle vedute del passato”, questo il titolo della mostra in programma fino al 31 ottobre nelle sale del Palazzo Vescovile. Bressanone, la città sede del Principato vescovile solcata dai fiumi Isarco e Rienza, è al centro di una mostra in cui sono esposti disegni e stampe che mostrano le sue vedute, i singoli edifici e svariati motivi tratti dai dintorni. I fogli esposti si distendono lungo l’arco di secoli, dalla più antica veduta incisa a stampa nel 1588, sino all’inizio del XX secolo. Per anni Wolfgang Hellrigl e Martina Stanek hanno collezionato vecchie vedute di Bressanone e dei suoi immediati dintorni, creando così una ricchissima raccolta. Oltre alle vedute storiche di Bressanone, già conosciute e studiate in precedenza, hanno prestato particolare attenzione alle vedute in gran parte sconosciute e hanno cercato di localizzare tutte le vecchie vedute di Bressanone e del vicino monastero canonico agostiniano di Novacella cercando, se possibile, di acquistarle per la propria collezione. La collezione comprende stampe, disegni e acquerelli con vedute dell'intera città e dei singoli edifici e ci sono anche le mappe della città o i fogli con motivi dei dintorni di Bressanone. Una delle più note vedute della città di Bressanone è quella di Matthäus Merian il vecchio, datata 1649, che rimase per secoli un modello prediletto da incisori e litografi per impostare le loro opere. Merian descrive con grande precisione gli edifici e le strade della città, sin nei loro minimi dettagli. Grazie alla scoperta della tecnica della litografia fu possibile realizzare nell’Ottocento fogli stampati destinati a cerchie più ampie di pubblico rispetto al passato. Contemporaneamente cambiarono le vedute di Bressanone: la città venne descritta tenendo sempre più conto dell’ambientazione. Compaiono così personaggi in costume brissinese, mucche, pecore e capre. Il completamento della ferrovia, nel 1867, determinò l’inizio di una nuova era per Bressanone: le condizioni dell’economia migliorarono portando un benessere più diffuso in città.La collezione Hellrigl/Stanek è stata donata da Martina Stanek al Palazzo Vescovile. La mostra si può visitare fino al 31 ottobre dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17. (t.c.)













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