Maxi-multa all’ambulante Frutta regalata ai bambini 

Il sequestro eseguito dalla polizia locale brissinese. Sequestrato il carico Aveva la licenza ma sostava spesso oltre i 60 minuti consentiti dal permesso


di Fabio De Villa


BRESSANONE. Natale in anticipo per i ragazzi e i bambini ospiti del Kinderdorf di Bressanone, che hanno ricevuto a sorpresa una maxi-fornitura di alimenti proveniente da un sequestro della polizia locale ai danni di un venditore ambulante. Stiamo parlando di quasi un centinaio di cassette di frutta, verdura, latticini e salumi per un valore di diverse migliaia di euro che nella giornata di mercoledì sono stati posti sotto sequestro durante un'operazione nel parcheggio della discoteca ClubMax di Bressanone. Secondo gli agenti che hanno operato il sequestro, l'ambulante – V. P. di 41 anni, originario della provincia di Napoli – era già noto in città per la sua attività da ambulante con un furgone Kia di colore bianco, a patto che quest'ultimo si muovesse ogni 60 minuti in un punto diverso della città. «L'ambulante era solito sostare in zone diverse a Bressanone per vendere i suoi prodotti del sud Italia, stazionando anche diverse ore negli stessi punti nonostante i diversi richiami che gli sono stati fatti da parte dei nostri agenti – spiega il coordinatore della polizia locale Egon Bernebè – Mercoledì siamo passati dalle parole ai fatti e dopo averlo nuovamente sorpreso a stazionare nel medesimo punto per diverse ore, gli abbiamo sequestrato il carico. Tutti i prodotti, essendo velocemente deperibili, sono stati così donati alla mensa dell'istituto Seeburg di Bressanone che gestisce una serie di strutture educative assistenziali per minori in difficoltà».

Oltre al danno materiale, per diverse migliaia di euro, è arrivata anche una seconda stangata, con una maxi-sanzione amministrativa di 1.032 euro per non aver rispettato il regolamento comunale per la vendita come venditore ambulante. Festa grande, invece, per i bambini del centro Kinderdorf a cui sono state consegnate, solo per citarne alcune, 30 cassette di mandarini e di arance, una decina di cassette di uva, 5 cassette di castagne, una decina di sacchi di patate e molto altro ancora derivante dal sequestro. La polizia locale ritiene - con questo provvedimento - di aver risolto definitivamente il problema.

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