BRESSANONE

Minori filmati mentre rubano in stazione 

Quattro ragazzini tra gli 11 e i 14 anni hanno arraffato un distributore di palline e sono fuggiti in treno: il bottino è di 300 euro 


di Luca Masiello


BRESSANONE. La tattica è la solita, la stessa da sempre: uno entra, distrae chi sta dietro al banco, l’altro arraffa la merce e scappano. Un copione visto e rivisto, solo che il furto avvenuto nei giorni immediatamente successivi al Capodanno al buffet della stazione di Bressanone è davvero singolare: quattro ragazzini fra gli 11 ed i 14 anni sono entrati nel bar in pieno pomeriggio, e davanti agli occhi di parecchi avventori sono riusciti a portarsi via la macchinetta – distributore di palline che contengono dei giochi e a dileguarsi nel nulla.

E se la particolarità del furto può far sorridere (cosa se ne faranno con tutti quei giocattolini?), in realtà l’entità del raid non è da poco: il gestore del buffet stima infatti che all’interno della macchinetta ci potessero essere fra i 200 ed i 300 euro.

«È la seconda volta che me la rubano – spiega scocciato Ding Xiaohe – la prima volta era successo una domenica mattina di tre o quattro anni fa, erano stati dei ragazzini ubriachi che avevano trascorso la notte in giro per Bressanone. Ma adesso mi sono attrezzato: ho sistemato una telecamera di sorveglianza». Ed è proprio con le immagini riprese da quell’obbiettivo sistemato dietro al bancone che il gestore si è rivolto a carabinieri per sporgere denuncia, un video che mostra molto bene il modus operandi di questa gang di ragazzini.

Intorno alle 16.30 i quattro giovani sono entrati nel bar, uno di essi si è avvicinato al banco con una moneta da 10 centesimi ed ha chiesto se poteva comprare qualcosa con quei soldi. Nel frattempo gli altri tre si sono messi ad armeggiare con la macchinetta, e dopo poco tempo si sono rivolti alla barista dicendo di aver inserito tre monete da un euro, ma di non aver ricevuto niente; la barista ha cercato di aiutarli, ma appena ha voltato loro le spalle per tornare al suo lavoro, uno di loro ha agguantato il distributore e tutti assieme si sono dati alla macchia; silenziosamente e con grande abilità, visto che nessuno degli altri clienti si è accorto di nulla, un lavoretto pulito pulito.

«Ce ne siamo accorti quasi subito – spiega Ding – ma era già troppo tardi: il treno per Brennero aveva appena chiuso le porte». Grazie anche alle nitide immagini della telecamera i ragazzini sono stati subito identificati, anche se grazie alla loro giovane età non subiranno alcun processo.

«Li hanno trovati – conclude Ding – ma i soldi che c’erano nella macchinetta sono scomparsi..». Forse qualche ora di lavori utili per capire che hanno commesso una bravata non sarebbe poi male....

 













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