«Ogni Krampus numerato Così le sfilate sono sicure» 

A Bressanone. Il corteo del 5 dicembre non ha vissuto le violenze lamentate a Vipiteno Gli organizzatori: «Se succede qualcosa di spiacevole, è importante risalire al responsabile»


Fabio De Villa


Bressanone. Un numero sui costumi di sfilata, una sorta di “targa” per permettere una facile individuazione del singolo Krampus in caso di necessità, per esempio se si sta discutendo di un possibile comportamento violento messo in atto da uno o più “diavoli” durante un corteo prenatalizio e durante il tradizionale corredo di esibizioni inscenate da figuranti e spettatori. Vedi quanto ha fatto discutere ciò che è successo di recente a Vipiteno.

Lo scorso 5 dicembre, in occasione della sfilata dei diavoli in centro, la Bressanone Turismo, che organizza l’evento, ha fatto scendere in campo ciascuno dei Krampus con un numero identificativo. “A Bressanone è la prima volta che viene adottato questo sistema - spiega Werner Zanotti, direttore della Bressanone Turismo - Penso sia una soluzione efficace per garantire la sicurezza di chi segue la sfilata e di chi ci lavora. È un sistema che è stato adottato anche da altre realtà negli ultimi anni”.

Come è organizzata la sfilata dei Krampus?

“Ci sono due generi di manifestazioni - dice ancora Zanotti - la prima consiste in una sfilata in mezzo al pubblico dove non c'è alcun contatto fra i personaggi che sfilano e la gente. Il secondo è il corteo caratterizzato dai contatti, come da tradizione, ed è in effetti il momento preferito dagli spettatori”.

In cosa consistono questi “contatti” fra pubblico e Krampus e fin dove possono arrivare?

“I diavoli vengono a contatto solo con chi vuole entrare in contatto con loro. Per esempio, in via Bastioni Maggiori avevamo messo delle transenne che i Krampus non potevano superare. Chi si affacciava lì alla sfilata non cercava evidentemente i contatti. Chi invece avvicina o corre dietro ai Krampus cerca ed è disposto a subire il contatto, ma sempre in modo moderato, come successo in altre parti del centro dove le transenne non erano state installate”.

“Targare” i Krampus è servito a garantire la sicurezza dell’evento?

“Assolutamente. E infatti non abbiamo registrato incidenti o polemiche. Il numero è fondamentale per riconoscere i Krampus che eventualmente superano i limiti. Avendo le maschere e costumi fra loro simili, i Krampus non sono altrimenti riconoscibili”.

Come l'hanno presa i protagonisti della sfilata?

“C'è stata una discussione, poi tutti hanno accettato di essere numerati. Se fosse successo qualcosa, senza poter indicare un possibile colpevole, la colpa sarebbe andata a tutti. Risalendo dal numero al responsabile, si sarebbero anche evitate incertezze e polemiche”.

Quanti Krampus erano presenti alla sfilata di Bressanone?

“Il 5 dicembre c’erano tre gruppi di Krampus provenienti da S.Andrea, Villandro e Bressanone per un totale di 60 diavoli. Poi erano presenti circa 30 persone fra polizia, carabinieri, commissariato, polizia locale, sicurezza privata, Croce bianca e vigili del fuoco”.













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