Varna

Operaio morto nel cantiere della circonvallazione, ai raggi X la dinamica dell’incidente 

Interrogati i colleghi di Balkar. Si cerca di capire come e da chi sia stato sganciato il carico.  Nardini (Cgil): «Poca voglia di parlare: il caposquadra non ricordava neanche il nome del 41enne»


Massimiliano Bona


VARNA. Sono ancora molti i quesiti aperti legati alla morte del 41enne ferraiolo indiano Balkar Singh, travolto da un carico di tondini di acciaio mentre stava lavorando nel maxi-cantiere della circonvallazione di Varna. L’operaio edile viveva nel bresciano, a Montichiari, ma era assunto da una ditta del veronese. Il giorno dopo la tragedia, come spiega Marco Nardini, segretario provinciale Fillea Cgil, tra i suoi connazionali - una decina in tutto in forza a una ditta subappaltatrice - c’era poca voglia di parlare. «Il caposquadra, l’unico a comprendere un po’ di italiano, faticava anche a ricordare il nome del collega rimasto schiacciato sotto i tondini». I lavori non sono stati sospesi anche perché - complice la pioggia - c’era la necessità di mettere in sicurezza i due versanti a ridosso della galleria, che consentirà di bypassare Varna.

I carabinieri stanno interrogando i colleghi di Balkar.

Al momento non è chiaro chi abbia azionato la gru da cui si è staccato il carico. E soprattutto chi avesse in mano il “telecomando” e se fosse abilitato o meno ad usarlo. «Le due aziende altoatesine che hanno vinto l’appalto, la Goller Bögl e la Wipptaler Bau, ci hanno fatto parlare direttamente con i lavoratori - spiega Nardini, che è anche vicepresidente del comitato paritetico edile - e abbiamo chiesto di fermare il cantiere fino al 25. Lavorare dopo una morte è durissima e si rischia di correre rischi inutili. La prossima settimana faremo un’assemblea a Varna ma nel frattempo ci siamo raccomandati sul rispetto degli orari di lavoro - massimo 8 ore - e sull’impiego di manodopera in possesso di tutti i requisiti necessari. Chi usa la gru, per inciso, deve aver fatto un corso “ad hoc”. In cantiere non si può e non si deve assolutamente improvvisare. In Alto Adige, poi, in termini di sicurezza si può e si deve fare di più. Adesso, ad esempio, a livello nazionale si vorrebbe assegnare ai consulenti l’incarico di certificare la congruità degli appalti al posto della Cassa edile. E questo è inaccettabile».

Il sindaco di Varna Schatzer: «Alla Circonvallazione e al Bbt standard di sicurezza elevati».

Il sindaco di Varna e presidente del Consorzio dei Comuni Andreas Schatzer va un po’ controcorrente. «Ho visitato il cantiere della circonvallazione, così come quello del Tunnel di Base, e ritengo di poter affermare che la sicurezza in entrambi i casi è ai massimi livelli. Certo, qui non sappiamo esattamente sapere cosa possa essere successo. È doveroso indagare. Dispiace perché ci sono stranieri che per guadagnare un po’ di più sono costretti a migrare qui e talvolta perdono anche la vita lontani dai loro affetti».

 













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