Paura per l’amianto, gli alunni restano a casa 

Molte assenze venerdì alla primaria Rosmini e alla scuola dell’infanzia Millecolori In un vicino cantiere erano stati annunciati lavori per la bonifica dei pavimenti


di Fausto Da Deppo


BRESSANONE. Venerdì ci sono state molte assenze tra i banchi nelle aule della scuola primaria Rosmini e alla vicina scuola dell’infanzia Millecolori. Non si è trattato di qualche epidemia di “mali di stagione”, ma della paura dell’amianto. Il cortile delle due scuole confina con l’edificio Ipes che si affaccia su via Roncato e in quell’edificio venerdì era previsto l’inizio dei lavori di bonifica di alcune pavimentazioni contenenti appunto amianto.

Tutto previsto e comunicato, tanto che alle famiglie degli alunni di Rosmini e Millecolori (e agli insegnanti) era arrivato l’avviso firmato dal dirigente scolastico Giuseppe Perna. Tutto quindi sotto controllo con misure precauzionali già decise (“Per evitare qualsiasi pur minimo rischio – aveva scritto Perna – terremo le finestre chiuse e non faremo uscire gli alunni in cortile durante le pause”). Erano anche ben chiari i provvedimenti di sicurezza garantiti dalla ditta al lavoro in via Roncato: “Il lavoro sarà svolto unicamente all’interno dell’edificio e in ambiente reso stagno tramite confinamento dinamico. Per ulteriore sicurezza si provvederà a tenere chiuse tutte le finestre dei locali oggetto dell’intervento”.

Eppure i timori dei genitori hanno superato le rassicurazioni, molti bimbi sono stati tenuti a casa ed è sorta anche più di una domanda sulla programmazione dei lavori. “Non si potevano organizzare gli interventi nell’edificio Ipes in un momento in cui le scuole erano chiuse?”. Lo ha chiesto anche il consigliere comunale Antonio Bova, che ha indicato le settimane di vacanze appena archiviate con il Natale e il capodanno o le prossime in arrivo tra carnevale e Pasqua e ha spiegato che “con l’intervento realizzato a scuole chiuse si evitava tra l’altro l’inutile allarmismo diffuso invece in questi giorni”.

Bova ha ricordato di aver anche sollecitato con un’interrogazione nella passata legislatura “un registro degli edifici di Bressanone che ancora contengono amianto”. Per sapere cosa resta da fare e farlo appunto senza panico. Obiettivo a cui mirava Perna ricordando che “i lavori sono soggetti ad un collaudo preliminare teso a verificare la corretta esecuzione dei confinamenti e ad un collaudo finale per verificare l’assenza di eventuali fibre aero-disperse. Entrambi i collaudi vengono eseguiti dagli ispettori della Medicina del lavoro”. Quanto al cantiere Ipes, questi e altri interventi programmati in questo periodo servono in preparazione del vero e proprio cantiere che porterà alla ristrutturazione dell’edificio di via Roncato con apertura di 18 nuovi alloggi per l’edilizia sociale.

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