Per il Soccorso alpino un anno con 239 interventi 

In montagna e sulle piste di sci. Sono state 178 le chiamate sulle discese della Plose Tra sentieri e pareti aiutate 64 persone, 16 mila ore di servizio per i 44 membri della stazione


Fabio De Villa


Bressanone. Sono stati 239 gli interventi portati a termine l’anno scorso dai 44 membri del gruppo di Soccorso alpino del Cnsas di Bressanone, che ha fatto il bilancio del proprio 2019 nell’Annuario appena pubblicato. Di quei soccorsi, 178 sono stati richiesti sulle piste di sci della Plose. Le circostanze e le situazioni che hanno sollecitato il maggior numero di interventi sono state quelle che hanno riguardato incidenti in pista con sciatori e snowboarder, seguite da quelle che hanno coinvolto appassionati del fuori pista. “Le squadre di soccorso sono riuscite ad intervenire sempre in modo rapido ed efficace – spiega il capostazione Carlo Vallazza – Questo è stato possibile grazie alla specifica formazione alla quale ogni operatore è sottoposto e grazie agli efficienti presidi e mezzi in dotazione quali quad cingolati, e motoslitte. Uomini e mezzi hanno affrontato spesso condizioni ambientali difficili, complicate dal maltempo e dalle zone impervie o difficilmente accessibili in cui gli infortunati si trovavano. Molti degli incidenti verificatisi lungo le piste – ha proseguito Vallazza – hanno visto tra le cause la non brillante preparazione fisica e tecnica degli sciatori, che, unitamente al grande afflusso di turisti soprattutto a ridosso delle festività, ha contribuito ad abbassare notevolmente la sicurezza sui tracciati. Più modesto ma non per questo trascurabile il numero di allertamenti per interventi di soccorso fuori pista.

Sono invece 61, sempre nel 2019, gli interventi portati a termine in alta quota, su sentieri, lungo vie ferrate e in parete. In questo contesto sono state 64 le persone soccorse. Tra loro, 15 sono state ritrovate e recuperate illese, mentre 3 sono purtroppo state ritrovate morte. I tecnici sono stati impegnati in 202 chiamate singole e sono stati 17 gli interventi supportati dall’elicottero di soccorso Pelikan o dell’Aiut Alpin Dolomites.

I 44 membri della stazione Cnsas brissinese hanno poi accumulato nell’arco dello scorso anno servizi di reperibilità per 16 mila ore, con la partecipazione a 61 appuntamenti ufficiali fra corsi, esercitazioni, manifestazioni e riunioni.

Infine, nel 2019 due soccorritori hanno superato l’esame Osa e sono stati promossi da aspiranti a operatori di soccorso alpino. Ottimali si sono dimostrate anche nella passata "le collaborazioni con la centrale Unica di emergenza 112, le forze dell’ordine, l’elisoccorso provinciale HeliI, il Bergrettungdienst Avs, la Croce bianca, la Croce rossa, i gestori degli impianti e con tutti coloro che hanno contribuito a rendere più sicure le giornate all’insegna dello sci e delle scampagnate in montagna".















Altre notizie

Attualità