Solidarietà

Sciaves, benefattore dona una casa per i profughi  

Due mesi fa un imprenditore di Naz fece marcia indietro a seguito di minacce e intimidazioni



NAZ/SCIAVES. Uno dei Comuni altoatesini che, più di tutti, ha avversato nel 2017 l’arrivo dei migranti è stato Naz Sciaves. La punta dell’iceberg, per quanto attiene i profughi, si è registrata a Naz, dove un imprenditore che aveva messo a disposizione due alloggi si era visto costretto a fare marcia indietro a seguito di minacce e intimidazioni. 

Il consiglio comunale aveva comunque deciso di aderire allo «Sprar», il sistema di protezione nazionale per richiedenti asilo e rifugiati e di fare la sua parte. Ed ecco che nelle ultime settimane il Comprensorio è riuscito a trovare un benefattore a Sciaves, che ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente il suo appartamento per un anno, fino alla fine di gennaio del prossimo anno.

A colpire, in questo caso, è la decisione di dare un segnale forte a tutta la comunità. Un messaggio di accoglienza, sommato al desiderio di non guadagnarci un solo euro. Lo stesso ha fatto lo scorso anno, a Bolzano, l’imprenditore Frasnelli per maso Zeiler. Il Comprensorio, nella delibera, ha nominato Elisabeth Thaler «consegnataria dei beni mobili e immobili dell’appartamento in questione».

 













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