IL CASO

Soccorso sulle piste, stangata fino a 200 euro per i feriti 

Schivari (Cri): «È una scelta degli impiantisti: noi ci limitiamo a passare i dati». Bonamico (Bianca): «Prestiamo il servizio e non intaschiamo un euro in più»


di Massimiliano Bona


VALLES/MARANZA. La novità è di questa stagione invernale e ad adottarla, per il momento, sono stati almeno due comprensori sciistici: quello di Valles-Maranza in val d’Isarco, dove prestano soccorso rispettivamente la Croce Rossa e la Croce Bianca, e quello di Plan de Corones, in val Pusteria. Il costo, che oscilla dai 50 ai 200 euro, è a carico dei pazienti feriti.

Gli introiti, è bene precisarlo, non vanno a chi presta i soccorsi ma agli impiantisti, che in questo modo scaricano sui clienti - che già pagano il giornaliero (solitamente piuttosto salato) - un ulteriore sovraccosto. Monika Schivari, presidente della Croce Rossa, ritiene che turisti e residenti in futuro potrebbero iniziare a scegliere dove andare a sciare tenendo conto anche di questa variabile.

«In diversi comprensori, penso ad esempio alla val Gardena, si è scelto di non introdurre questo costo aggiuntivo, che certo non fa piacere a chi scia. Noi a Valles registriamo i dati personali dei pazienti e li giriamo al Consorzio degli impiantisti per la fatturazione».

Ivo Bonamico, direttore della Croce Bianca, tiene a sottolineare che le organizzazioni di soccorso non guadagnano un solo euro in più. «Noi lavoriamo, con personale specializzato, nei Comprensori in cui viene richiesto il nostro servizio. A fatturare il costo degli interventi non siamo noi ma gli impiantisti».

Hannes Raifer lavora per la Croce Rossa a Valles e spiega come viene determinato l’importo. «Se si tratta di un intervento non particolarmente distante dalla nostra base e non eccessivamente impegnativo vengono richiesti 50 euro ma per i casi più gravi si arriva a 200. Molti clienti, soprattutto quelli stranieri, in caso di infortunio sono assicurati, mentre altrettanto non si può dire della maggior parte degli italiani e degli altoatesini».

Plan de Corones, a scanso di equivoci, lo scrive direttamente sul suo sito: «Il soccorso viene organizzato per conto delle società esercenti gli impianti a fune dal Consorzio Skirama Plan de Corones, dal Traumacenter Plan de Corones e dalla Croce Bianca. Per il primo soccorso e per il trasporto dei feriti sarà addebitato un importo di 200 euro. Gli incidenti possono essere segnalati presso le stazioni degli impianti, i ristoranti e gli uffici di vendita skipass e alla centrale operativa 112».













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