Bressanone. Quattro minorenni sono accusati di aver confezionato dosi di hashish per rivenderle a compagni, a conoscenti, ad amici. È allarme spaccio a Bressanone per un “traffico” smascherato e stroncato dalla polizia locale che ha coinvolto ragazzini improvvisatisi pusher.

E sono quattro i giovanissimi di Bressanone, tutti minorenni, pizzicati dagli agenti della polizia locale di Bressanone, mentre in una zona della città stavano, a quanto è parso, preparando delle dosi di stupefacente utilizzando un bilancino di precisione e involucri di nylon per il confezionamento delle singole dosi.

A scoprire i quattro sono stati due agenti del comando di polizia locale di via Carducci durante un normale servizio di pattugliamento diurno del territorio svolto in una zona di verde a ovest della cittadina vescovile.

La pattuglia è stata attirata dalle voci dei quattro provenienti da una zona considerata insolita per un ritrovo fra amici. Gli agenti hanno così deciso di dare un’occhiata ravvicinata e cercare di capire meglio quello che stava accadendo e di lì a poco, appunto avvicinandosi al luogo da cui provenivano le voci, ecco che hanno fatto la scoperta di quella che è sembrata una procedura per il confezionamento di dosi di droga.

Alla vista degli agenti, i quattro non hanno tentato la fuga. Al contrario hanno cominciato uno scarico di responsabilità reciproco, accusandosi a vicenda e attribuendosi l’un l’altro la proprietà della sostanza stupefacente in vista su un piatto in polistirolo.

Una volta identificati, gli agenti hanno scoperto che alcuni dei fermati avrebbero precedenti per consumo di stupefacenti. Durante i controlli, gli agenti hanno rinvenuto un certo quantitativo di sostanza stupefacente e il necessario per il confezionamento delle dosi, tra cui una bilancia elettronica e un rotolo di pellicola. Nessuno dei fermati ha confessato il proprio coinvolgimento nel confezionamento delle dosi di hashish e, in particolare, a chi fossero destinate.

Dal contesto e dalla ricostruzione dei fatti, gli agenti intervenuti hanno ipotizzato che le dosi in fase di preparazione fossero destinate alla vendita ad amici e conoscenti, in un giro sostanzialmente ristretto di persone.

Il materiale ritrovato è stato sequestrato e inviato a un laboratorio che lo ha analizzato e ha confermato trattarsi di hashish. Secondo gli esperti del laboratorio, la quantità sequestrata era sufficiente per preparare 32 dosi. I ragazzi sono stati riconsegnati alle famiglie e denunciati a piede libero per spaccio al tribunale per i minorenni.

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