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Stalla e fienile in fiamme Muoiono dodici animali

RACINES. Sono almeno una dozzina gli sfortunati animali che hanno perso la vita ieri pomeriggio nel furioso incendio che ha distrutto stalla e fienile del maso Frei a Racines. Nonostante il grande...


di Fabio De Villa


RACINES. Sono almeno una dozzina gli sfortunati animali che hanno perso la vita ieri pomeriggio nel furioso incendio che ha distrutto stalla e fienile del maso Frei a Racines. Nonostante il grande sforzo dei proprietari del maso e dei numerosi soccorritori giunti in zona, in primis i tanti vigili del fuoco, diverse pecore, agnelli e vitelli non sono riusciti ad uscire in tempo dalla stalla che in pochi minuti si è trasformata in una trappola mortale.

Ci sono volute diverse ore e decine di vigili del fuoco di cinque circondari dell’alta valle d’Isarco per domare il furioso incendio che si è scatenato poco dopo le 13 all’interno del fienile e della stalla. È stato risparmiato per un soffio il maso vicino, distante poco meno di 20 metri dalla struttura agricola dove erano ospitati gli animali.

Ed è stato davvero difficile per i soccorsi riuscire a gestire il fuggi fuggi generale del bestiame dalla struttura agricola. Gli animali hanno costretto le forze dell’ordine a chiudere la vicina statale, complice anche il fumo e le forti raffiche di vento che hanno reso la zona completamente inagibile.

Per gestire un’emergenza di tali proporzioni, il comando generale di protezione civile ha dovuto allertare il circondario dei vigili del fuoco volontari dell’alta valle d’Isarco per competenza territoriale, richiamando così sul posto un centinaio di pompieri delle caserme di Racines, Valgiovo, Stanghe, Casateia e Vipiteno. Ed è proprio grazie a questo significativo spiegamento di soccorritori che la vicina abitazione è stata solamente sfiorata dalle fiamme, mentre ingenti sono risultati essere i danni a stalla e fienile, andati completamente distrutti.

Per riuscire a domare le fiamme, i vigili del fuoco hanno dovuto creare un lunghissimo corridoio di manichette per pescare l’acqua da ben tre sorgenti e ruscelli nelle vicinanze, in quanto a quella quota e in quella specifica località non erano presenti sufficienti idranti.

La densa colonna di fumo era visibile a diversi chilometri di distanza, attirando sul posto anche tanti curiosi dei paesi vicini che hanno seguito le operazioni di spegnimento durate fino a metà del pomeriggio.

Sul posto anche i tecnici del comando permanente di Bolzano che dovranno ora valutare l’entità dei danni e cercare la causa che ha innescato il rogo.

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