La polemica

Tanta plastica nei rifiuti, a Vipiteno chiusi i bidoni dell’umido 

Il Comune ha sospeso temporaneamente il servizio in alcuni siti. Critiche da Fratelli d’Italia: «Si creano disagi ai cittadini fragili e non si colpiscono i trasgressori»


Fausto Da Deppo


VIPITENO. C’era troppa plastica tra i rifiuti organici buttati nelle apposite campane e così il Comune di Vipiteno ha deciso di chiudere alcuni dei contenitori, temporaneamente. “Una settimana, due - quantifica lo stop il sindaco Peter Volgger – il tempo perché la gente magari capisca che nell’organico non ci deve finire di tutto”.

Un cartello, annunciando la chiusura del cassonetto in via Geizkofler, la mette sull’ironia, una specie di sorriso amaro: “Sono in congedo per malattia – vien fatto dire al bidone dell’umido – perché sono stato nutrito con troppa plastica, nylon e rifiuti residui”.

Sotto, un’ulteriore nota riprende i toni della comunicazione di servizio: “È vietato depositare i rifiuti organici fuori dal contenitore designato. Portateli al centro di riciclaggio o in un altro contenitore per organici (per esempio in via Margherita, via Gänsbacher...)”.

“Sono ottimista per natura, ma far cambiare alla gente modo di fare con i rifiuti organici è una sfida dura”, ammette il sindaco, che intanto deve fronteggiare la protesta di Fabio Vetrò, Fratelli d’Italia Vipiteno: “La novità introdotta dal sindaco – scrive Vetrò - dovrebbe servire come monito per coloro che versano i rifiuti in modo non corretto, ma è palese che, oltre a creare un disservizio all’intera cittadinanza, vada inevitabilmente a pesare sulle persone più fragili. Immaginiamo un’anziana abitante nel centro storico che, per smaltire l’umido, spesso maleodorante e impossibile da trattenere in casa per più giorni, sia costretta quotidianamente a raggiungere siti molto distanti, tra cui l’area di stoccaggio comunale inesorabilmente fuori mano”.

Per Vetrò, è “incomprensibile l’adozione di una misura che non punisce i trasgressori ma ingiustificatamente punisce tutti, anche i tanti cittadini virtuosi che quotidianamente e con scrupolo, conferiscono i rifiuti in modo idoneo”.

Volgger comprende, ma sottolinea la cronicità del problema rifiuti, in particolare di quello che riguarda la raccolta dell’organico: “Mi dispiace se si crea disagio con la chiusura temporanea di alcuni cassonetti. Penso anch’io agli anziani costretti a portare l’umido altrove, ma contiamo anche sul fatto che proprio tra i cittadini si diffonda quella spinta a cambiare e far cambiare le cattive abitudini. Con l’organico succede quello che succede ad esempio con gli escrementi dei cani: il 90 per cento delle persone segue le regole, il 10 per cento no e rovina tutto, e mette perfino in cattiva luce tutti gli altri, i corretti. Ma a questo punto anche da questi cittadini corretti può venire il richiamo, l’osservazione, il rimprovero che fermi qualcuno che ignora regole e regolamenti”.

La chiusura a tempo di alcuni cassonetti è stata decisa dal Comune dopo aver visto fallire o comunque andare a vuoto altri interventi: “Abbiamo provato con un addetto a disposizione per indicare agli utenti come e dove smaltire i rifiuti – riepiloga Volgger – abbiamo messo informazioni sul sito del Comune...Niente: quel 10% di cittadini scorretti continua a comportarsi in maniera scorretta. Proviamo adesso con la chiusura dei cassonetti, vediamo se la protesta di chi dice "per colpa tua devo portare i rifiuti lontano" colpisce gli irresponsabili e fa loro cambiare atteggiamento”.

Volgger gioca questa carta, Vetrò la rifiuta, sottolineando di voler “dar voce ai tanti cittadini penalizzati ingiustamente da una decisione avulsa da ogni logica” e chiedendo al Comune (che “riscuote regolarmente onerosi tributi”), “l’immediato ripristino del servizio dovuto ai residenti del centro, proponendo altresì di inserire nei rispettivi siti di via Frana e via Innsbruck le campane per la raccolta dell’umido finora ingiustificatamente assenti”.













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