Trecento chili di rifiuti sulle rive del rio Eores 

I vigili del fuoco: «Abbiamo ripulito la scarpata, una situazione poco decorosa» Il caso è nelle mani delle forze dell’ordine: «Stiamo pensando alle telecamere»


di Luca Masiello


BRESSANONE. Il fango sotto la patina d’oro: potrebbe essere definito in questo modo lo scenario che si è presentato dinanzi agli occhi dei volontari dei vigili del fuoco di Albes nei giorni scorsi, ben 290 chilogrammi di rifiuti scaricati semplicemente sulle rive del rio Eores. Bressanone è una città pulita, i suoi cittadini sembrano aver hanno compreso il valore dello smaltimento, e ci sono i numeri a dimostrarlo; eppure c’è chi ancora – e non sembrerebbe siano pochi – ha smarrito il proprio senso civico.

In un tratto del rio di Eores, poche centinaia di metri prima dell'inizio del paese di Albes, i vigili del fuoco hanno trovato di tutto: dai rifiuti organici alle lattine, dai pannolini ai rifiuti di vetro. Una sorta di discarica a cielo aperto, insomma, dove qualcuno per parecchio tempo ha gettato la propria immondizia.

«Abbiamo ripulito la ripida scarpata di rifiuti nell'ambito di un'esercitazione tecnica – spiegano i volontari dei vigili del fuoco - un oneroso compito di pulizia che ha richiesto diverse ore. Abbiamo raccolto 290 chili di rifiuti, consegnati poi ad Asm Bressanone che si occuperà del corretto smaltimento».

Il caso è passato in mano alle forze dell’ordine, ed è già stata avviata un'indagine: “Lo smaltimento illegale dei rifiuti è un segno di mancanza di rispetto per l'ambiente e per i cittadini. Stiamo valutando di installare una videosorveglianza in quest'area per chiedere conto agli autori”, afferma Egon Bernabè della polizia locale di Bressanone.

«Lo smaltimento illegale dei rifiuti non ripaga in nessun modo: richiede molto tempo e comporta costi elevati. – spiega a Michele Bellucco, il dirigente dei Servizi ambientali di Asm - I materiali riciclabili smaltiti non possono essere separati e riciclati. Questi costi supplementari si ripercuotono sull’intera comunità, confluendo nella quota fissa per lo smaltimento dei rifiuti. La quota minima viene addebitata ad ogni utenza indipendentemente dai rifiuti effettivamente prodotti. Anche coloro, che credono di poter risparmiare scaricando i rifiuti domestici sulle rive del fiume o gettandoli nei cestini pubblici, pagano comunque».

Un malcostume, quello di abbandonare i rifiuti, che negfli ultimi anni è aumentato in modo preoccupante. E ciò giustifica il giro di vite anche per le sanzioni.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

immagini

Il 25 aprile a Bolzano ha anche il volto dei giovani "resistenti"

Dal corteo alle celebrazioni: ecco le foto. La giornata si è articolata in diversi momenti partendo dal palazzo municipale, quindi in via dei Vanga, a Parco Rosegger - via Marconi, al cimitero civile d'Oltrisarco e cimitero ebraico, in via Volta, via Siemens, passaggio della Memoria (via Resia), con l'intervento delle autorità. Quindi piazza IV Novembre e piazza Adriano (foto DLife)

Attualità