La scoperta

Trovati sei affreschi del 1775 all'Abbazia di Novacella 

Rappresentano i 4 elementi (terra, acqua, fuoco e aria) che hanno indotto a ribattezzare la sala in Studiolo cinese. Il Museo ha riaperto dopo un totale lifting che lo ha rimodernato da cima a fondo con una sorpresa davvero unica per gli appassionati d’arte

LE FOTO Le immagini degli affreschi del Settecento
IL VIDEO Lo Studiolo cinese è un vero spettacolo


Jimmy Milanese


NOVACELLA. Eccezionale scoperta all'Abbazia di Novacella. Nel corso dei restauri che hanno interessato il convento ospitante la biblioteca, nella stanza che fa da anticamera alla preziosa sala di rappresentanza che raccoglie oltre 20.000 volumi antichi sono emersi una serie di sei affreschi datati attorno al 1775/1780. Si tratta di affreschi cinesi rappresentanti i quattro elementi di terra, acqua, fuoco e aria che hanno subito indotto a ribattezzare la sala in Studiolo cinese.

La scoperta che sta già facendo parlare il mondo dell'arte testimonia ancora una volta la cultura europea Rococò del Settecento caratterizzata da un vero entusiasmo per la Cina.

«Questa è una scoperta davvero emozionante per l'Abbazia di Novacella: un tesoro nascosto di cui ignoravamo l'esistenza.

Nel tardo Settecento, il prevosto Leopoldo Zanna da Königstein non si è limitato a lasciarci in eredità una delle più belle sale profane del diciottesimo secolo - ovvero la biblioteca - bensì anche questa straordinaria anticamera che probabilmente fungeva sia da sala di rappresentanza per l'accoglienza degli ospiti sia come salone per le feste», spiega Eduard Fischnaller, Abate dell'Abbazia.

All'Abbazia di Novacella spuntano sei affreschi del Settecento

Sei antichi affreschi sono stati scoperti all'Abbazia di Novacella nel corso dei restauri che hanno interessato il convento ospitante la biblioteca: si tratta di dipinti cinesi del 1775/1780 che raffigurano i quattro elementi di terra, acqua, fuoco e aria (fotoservizio Jimmy Milanese) - QUI potete leggere l'articolo e QUI potete vedere il video

Insomma, proprio questi giorni, quando il Museo ha riaperto dopo un totale lifting che lo ha rimodernato da cima a fondo, ecco la sorpresa per i visitatori: una nuova sala unica nel suo genere in Alto Adige e non solo.

Eccezionale scoperta all'Abbazia di Novacella, spunta la "sala cinese"

Eccezionale scoperta all'Abbazia di Novacella. Nel corso dei restauri che hanno interessato il convento ospitante la biblioteca, nella stanza che fa da anticamera alla preziosa sala di rappresentanza che raccoglie oltre 20.000 volumi antichi sono emersi una serie di sei affreschi datati attorno al 1775/1780. Si tratta di affreschi cinesi rappresentanti i quattro elementi di terra, acqua, fuoco e aria che hanno subito indotto a ribattezzare la sala in Studiolo cinese (video Jimmy Milanese)

Un ritrovamento eccezionale, quello della sala cinese, ma ancora avvolto nel mistero, visto che quegli affreschi devono essere stati coperti dal successore di Zanna già dopo pochi anni dalla loro realizzazione, visto che per riportarli alla luce è stato necessario rimuovere ben sette strati di vernice bianca che nel tempo si sono sovrapposti l'uno all'altro, come se qualcuno avesse voluto oscurare una specie di affronto compiuto dall'Abate di Königstein.

È mistero anche attorno al motivo che indusse Zanna a commissionare tale opera per l'Abbazia di Novacella, anche se è certo che come membro del parlamento tirolese il prevosto fosse solito soggiornare ad Innsbruck. Di conseguenza, è altrettanto lecito supporre che egli conoscesse questa forma d'arte e che quindi abbia commissionato ad un artista precedentemente attivo nel Tirolo qualcosa di simile, anche per Novacella. Per ora, ignoto è anche il nome dell'artista o degli artisti che avrebbero dipinto la stanza cinese.

Gli affreschi cinesi di Novacella avevano iniziato ad emergere già l'anno scorso, quando dai primi interventi di restauro si iniziò a percepire che alcune tracce di pitture murali lasciavano presagire che sotto all'intonaco si nascondesse qualcosa di prezioso. In accordo con l'Ente provinciale per la tutela dei beni culturali, all'inizio del 2021 i vertici dell'Abbazia decisero di incaricare il restauratore Hubert Mayr di riportare alla luce quella che poi si rivelò essere una splendida opera settecentesca. Iniziati nel gennaio di quest'anno, i lavori si protrarranno fino al mese di luglio, quando grazie a un restauro di tipo conservativo tutti e sei gli affreschi potranno essere definitivamente ammirati per tutta la loro bellezza.

Per quanto riguarda invece i motivi pittorici raffigurati nella camera cinese, dalle prime analisi è risultato che le pareti vennero coperte da un sistema di cornici dipinte con affascinanti ornamenti rococò e ghirlande floreali, in cui sono incastonati raffigurazioni di paesaggi di grande formato contenenti piante, architetture forse non solo cinesi e figure dall'aspetto asiatico. I quattro dipinti principali sulle pareti est e ovest possono essere interpretati come allegorie dei quattro elementi. Il dipinto sulla sinistra della parete est, in cui la frutta viene raccolta e presentata a una signora distinta, si riferisce alla terra. La scena alla sua destra, in cui un venditore di uccelli porge una gabbia contenente un uccello a un bambino accompagnato da sua madre, rappresenta l'aria. L'offerta infuocata, invece, presentata un'immagine di culto a forma di testa di mucca presente nel dipinto di destra sulla parete ovest.













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