Tutti dimessi i pazienti Covid a Colle Isarco

Brennero. Sono stati tutti dimessi i pazienti che erano stati accolti nella struttura militare di Colle Isarco, nel Comune di Brennero, messa a disposizione per le emergenze relative all’epidemia di...



Brennero. Sono stati tutti dimessi i pazienti che erano stati accolti nella struttura militare di Colle Isarco, nel Comune di Brennero, messa a disposizione per le emergenze relative all’epidemia di Covid-19. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige ha comunicato che, da qualche giorno, nella caserma Baisi di Colle Isarco destinata a struttura di quarantena (sopra il titolo in una foto della Protezione civile) non sono più ospitati pazienti Covid-19 o casi di sospetto contagio.

La struttura vacanze per militari dallo scorso marzo ha accolto da 40 a 70 pazienti asintomatici affetti da Covid 19 e persone in isolamento preventivo. Gestita dagli operatori della Protezione civile, la struttura si avvaleva del lavoro di una trentina di volontari della Croce bianca, che ora hanno potuto rientrare nei propri ospedali e nei centri sanitari di competenza.

All’interno della struttura di Colle Isarco, la maggior parte dei pazienti erano stranieri richiedenti asilo, ma erano presenti anche altoatesini che volevano proteggere i propri familiari da rischi di contagio e accettavano quindi di ricorrere a un isolamento preventivo. Alla Baisi, c’erano anche lavoratori stagionali del settore turistico bloccati in Alto Adige dopo l’accertamento di un tampone positivo o per motivi prudenziali e preventivi. Tutti loro avevano a disposizione stanze singole con bagno da cui non potevano uscire, allestite e attrezzate con materiale usa e getta e dispositivi che sono stati distrutti dopo l’uso.

I pazienti si fermavano in genere per periodi di 14 giorni, oppure per tutto il tempo che serviva prima di risultare negativi al test. Qualcuno di loro, dopo essere guarito, ha deciso di tornare come volontario all’interno della stessa struttura.

Secondo il sindaco di Brennero Franz Kompatscher, la struttura si è rivelato uno dei migliori strumenti allestiti in Alto Adige per contenere la diffusione del virus. L’Agenzia della Protezione Civile, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria dell’Alto Adige, aveva preparato la caserma rendendola disponibile in tempi brevi e adattandola dal punto di vista igienico/sanitario e dal punto di vista della privacy degli ospiti. Il sito è risultato ideale in quanto comodamente raggiungibile e ottimale sotto il profilo della sicurezza e dei comfort necessari. F.D.V.













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