Un premio all’ex Macello  trasformato in b&b

Riconoscimento internazionale per la ristrutturazione dello storico edificio  Ridotto a magazzino dal 1983, è rinato puntando sulla memoria e il design


di Tiziana Campagnoli


BRESSANONE. Un pezzo di storia di Bressanone che ha ripreso vita, un progetto di ristrutturazione che ne ha valorizzato il passato e i nuovi usi. Il progetto dell’ “Alter Schlachthof", l’ex macello di proprietà del Comune di Bressanone dato in gestione attraverso una gara e trasformato in bar-ristorante-b&b, ha vinto il “Premio internazionale di Architettura e Design 2017”, concorso di architettura per il settore "Bar-ristorante e hotel d’autore" organizzato dalla Camera nazionale degli architetti con partner del settore alberghiero/gastronomico. Un concorso internazionale e, tra i 177 progetti esaminati, è stato scelto, ex aequo con altri quattro (da Barcellona ad Agrigento), proprio quello dell’ex Macello.

Il vecchio Macello di Bressanone è un edificio di importanza culturale. Dal 1854 al 1983, fu parte essenziale dell’industria alimentare e, per questo, importante testimonianza della vita cittadina. In seguito allo sviluppo urbanistico, nella seconda metà del ’900 fu chiuso, non essendo più giustificata la sua funzione produttiva in un luogo così centrale, e fu utilizzato per decenni come magazzino. Il Comune, qualche anno fa, decise di valorizzare l’edificio cambiandone la destinazione. "Volevamo un progetto che creasse cultura e curiosità - spiega Lissi Tschöll, amministratore delegato della società Alter Schlachthof - Un luogo dove intrattenersi e stare bene. Doveva rimanere il vecchio Macello, ma con una nuova anima. Ci siamo quindi immaginati, grazie ai progettisti dello Studio Imoya, di mantenere la forma originaria dell’edificio restaurandone solo l’involucro. Abbiamo rinnovato le finestre, ritinteggiato le facciate utilizzando la gradazione di colore originaria, posato sul tetto le vecchie tegole di cemento e mantenuto le vecchie piastrelle. Il corpo edilizio insieme agli interni doveva insomma produrre l’effetto per cui era stato concepito. Solo così avrebbe potuto mantenere credibilità e identità. Questi due argomenti sono stati i punti di partenza della nostra idea: riempire il luogo con nuovi stimoli vitali senza rimuovere l’identità originaria".

Il giardino e l’interno aperto hanno permesso di ottenere una superficie sufficiente per posti a sedere e la necessaria libertà di movimento. Trasparenza, spazio e apertura hanno caratterizzato ogni scelta: dalla cucina a vista fino alla progettazione dei mobili e delle stoviglie, agli scaffali aperti, ai tavoli finemente articolati, all’oggettistica più svariata. Nel sottotetto si è poi creato un b&b, in modo da richiamare nuovi ospiti internazionali, sia nella struttura ricettiva che in città.













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