BRESSANONE. Per questa sera il direttivo del Cai di Bressanone accompagnerà i propri soci in un viaggio particolare, addirittura alle Azzorre, senza muoversi dalla sede di via Prà delle Suore. Con inizio alle ore 20.30, infatti, avrà luogo un nuovo incontro con il videomaker e giramondo Flavio Zanella che presenterà la serata dal titolo “Vulcani e ortensie”.

La conferenza, corredata, come sempre da moltissime foto, é il resoconto del suo viaggio alle Isole Azzorre; queste isole, nove, perse tra il blu del cielo e il verde smeraldo dell'oceano Atlantico, riflettono intensamente l'isolamento e le particolarità della vita in una sorta di paradiso terrestre dove solo il caparbio lavoro degli isolani ha reso fertile il terreno consentendo un discreto sviluppo dell'agricoltura e dell'allevamento del bestiame.

Il mare e la marcia, un'alternanza di escursioni lungo le balconate laviche della costa, immersi in una natura rigogliosa, accompagnano l’escursionista lungo sentieri panoramici e ben tracciati.

L'itinerario che presenterà Zanella, darà la possibilità di approfondire la conoscenza di quattro delle nove isole: Pico, Fajal, Flores e Corvo, dal punto di vista naturalistico le più spettacolari.

E fra il pubblico ci saranno anche coloro che nei giorni scorsi sono saliti in cattedra improvvisandosi nuovamente dei docenti: gli esperti del gruppo di alpinismo giovanile Samantha Scapin, Roberto Spazzini e Guido Peluso sono stati invitati per la quinta volta in una classe, la terza, della scuola elementare in lingua tedesca “Goller” per portare la loro esperienza nell’ambito del progetto "acqua, neve, ghiaccio": nel corso della mattinata hanno spiegato i vari sport che si fanno sulla neve, sulle attrezzature che si usano in montagna sia in estate che in inverno, sui pericoli della montagna con un occhio particolare alle valanghe, ed hanno infine presentato un filmato riassuntivo delle attività svolte durante l’anno da poco trascorso.

Un incontro che ha entusiasmato gli scolari, tanto che alcuni di loro si sono già iscritti al Gruppo giovanile. Le generazioni passano, dunque, ma il fascino per la montagna resta immutato.

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