Caro energia: i tagli del Comune su uffici, sport, piscine e matrimoni
Negli edifici municipali il riscaldamento si spegne dalle 13 del venerdì; in bagno solo acqua fredda. Due gradi in meno in piscina. Il sabato riti civili solo nell’Antico Municipio. Stop alle docce dopo gli allenamenti
BOLZANO. Dagli uffici comunali agli impianti sportivi, dalle piscine ai matrimoni, alle luminarie natalizie: la giunta comunale ha approvato il piano di razionamento di riscaldamento, acqua calda e luce.
Le misure verranno adottate già a partire dai primi giorni di ottobre. Lo scopo è chiaro: risparmiare sui costi dell’energia che sono fuori controllo. Per la voce energia e gas il Comune prevede di spendere nel 2023 circa 9 milioni, ovvero il doppio di quest’anno. Una cifra che dà la dimensione - nel caso non fosse ancora chiara - della gravità della situazione.
Il piano di razionamento, presentato ieri dall’assessora Chiara Rabini anche alla commissione ambiente, dovrebbe consentire un risparmio tra il 5 e il 10%.
Si scalda dal 23 ottobre
Nelle case private come negli uffici pubblici quest’anno - in base alle misure adottate a livello nazionale - gli impianti di riscaldamento verranno accesi a partire dal 23 ottobre (anziché il 15) e spenti l’8 aprile (anziché il 15); al contrario degli altri anni, non sono previste deroghe. La temperatura si abbassa di un grado, passando da 20 a 19 gradi; e si riduce di un’ora il periodo di funzionamento degli impianti.
Queste misure, ovviamente, non riguardano ospedali e case di riposo.
Termosifoni spenti dalle 13
L’idea iniziale era di spegnere o abbassare al minimo i termosifoni negli edifici comunali (in tutto cinque) a partire da giovedì pomeriggio, per chiudere gli uffici e mettere tutti in smart working il venerdì. «Alla fine però - spiega il sindaco Renzo Caramaschi - questa soluzione è stata accantonata, perché dovendo aprire le trattative con i sindacati, avrebbe richiesto troppo tempo. Mentre noi abbiamo bisogno di intervenire subito. Per questo abbiamo deciso di spegnere o comunque abbassare al minimo il riscaldamento a partire dalle 13 del venerdì. Da quell’ora in poi gli uffici si svuotano: sono pochi gli impiegati che restano ancora un paio d’ore».
Addio all’acqua calda
Scordatevi l’acqua calda: non ce la possiamo più permettere. Negli uffici pubblici l’acqua dei bagni - a partire dai prossimi giorni - sarà solo fredda; nelle scuole invece - escluse le mense e le docce per gli operai - da calda diventerà tiepida.
In piscina due gradi in meno
Sperando che la situazione internazionale non obblighi il Comune ad adottare misure più drastiche, per il momento nelle piscine la temperatura dell’acqua sarà abbassata di due gradi: passerà dagli attuali 28 a 26.
Stop alle docce
Negli impianti sportivi comunali e nelle palestre scolastiche comunali usate per attività extrascolastiche, non sarà più possibile fare la doccia dopo gli allenamenti. Il divieto riguarda sia gli impianti gestiti direttamente dal Comune, che quelli esternalizzati: escluse dalla misura le partite ufficiali di campionato.
Il sabato matrimoni solo nel vecchio Municipio
Dal lunedì al venerdì ci si potrà continuare a sposare nella sala rossa del Municipio; il sabato invece i matrimoni verranno celebrati solo nella sala dell’Antico Municipio di via Portici. Lo spostamento riguarderà anche altre manifestazioni che si svolgono di sabato. La scelta è dettata dal fatto che per scaldare la sala rossa si deve riscaldare l’intera ala del vecchio Municipio.
Scuole materne
Previsto lo spegnimento o la riduzione del riscaldamento nelle scuole materne tra Natale e Capodanno, le pulizie verranno effettuate nella prima settimana di gennaio. Alle imprese di pulizie verrà raccomandato di usare l’acqua fredda per pulire i pavimenti, oltre che di accendere le luci solo nei locali dove si stanno facendo le pulizie.
Stop all’energia gratis
Dal primo gennaio 2023 anche le manifestazioni con patrocinio dell’amministrazione comunale dovranno pagare la fornitura di energia elettrica che attualmente è gratuita.
Meno luci a Natale
Durante l’Avvento, luminarie ridotte di circa il 20%. «Il risparmio - spiega l’assessore Angelo Gennaccaro - consentirà di pagare i temporizzatori. Ridotti i tempi d’accensione: tra le 16 e le 17 fino alle 23-24, non più le 6.30-7, com’era gli altri anni».
Il piano B
Nel caso in cui le misure non fossero sufficienti a ridurre i consumi e ci fossero tagli nelle forniture del gas, si prevede già la chiusura o la chiusura anticipata di impianti sportivi comunali, oltre che di musei e biblioteche.