IL FURTO

Castel Telvana, furto al maniero: presi i ladri

Rubarono argenti e preziosi. La riciostruzione di quanto accaduto è stata un piccolo mistero, per le forze dell'ordine



BOLZANO.  Quatti quatti, i ladri al castello di Borgo, in Trentino. Era il mese di maggio, salirono fin su a Castel Telvana e si portarono via i preziosi del manierio. Oggetti in argento, posate, vasi, portagioie, candelabri.  Ciò che da secoli brillava alla luce delle candele sparì in un istante tra le pieghe della notte.

I  Carabinieri di Borgo iniziarono le indagini.  Nessuna effrazione: alla fortezza si poteva accedere da un solo cancello. Nessun segno di scasso, nessuna impronta su porte e finestre. Difficile pensare ad un "attacco" dalle mura. Il castello, fin dall' alto Medioevo, guarda la cittadina di Borgo ben saldo sulla roccia del monte Ciolino.

Come artigli le fondamenta che reggono pietre difficili da scalare. Nei giorni precedenti al furto, poi, anche il tempo era stato maligno. Scuro di pioggia e tempesta avrebbe scoraggiato chiunque e, quand'anche vi fosse stato l'impavido, le sue tracce si sarebbero comunque perse in umidi rivoli su pareti scoscese. Insomma, sulla scena del crimine nessuna traccia. Rimaneva solo una via, controllare chi aveva accesso al castello. Quattro le persone, tutte italiane, all'attenzione delle forze dell'ordine che, a vario titolo, frequentavano il maniero. Nelle loro case trovato il bottino: 5 mila euro. Ma la storia di quegli oggetti, tanto cari al proprietario, non ha prezzo.

 

 

 













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