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Cattoi e Testor: «Sul Brennero un passo decisivo e storico»

Le parlamentari leghiste: «Bene la decisione di inviare una lettera al segretario della Commissione». Il presidente della commissione Politiche Ue, Giglio Vigna: «Il nostro Paese si fa sentire in Europa»

L'INIZIATIVA. Brennero: il Governo italiano scrive all'Ue sui divieti in Austria



BRENNERO. "Bene la decisione del governo di inviare una lettera al Segretario generale della Commissione europea contro i divieti austriaci al Brennero. La Lega con il vicepremier e ministro Matteo Salvini l'aveva chiesto a gran voce per il bene di tutti i cittadini del Trentino Alto Adige e di tutti gli italiani. Un passo decisivo e storico dopo anni di scorrettezze nei confronti dell'Italia". Così, in una nota, le parlamentari trentine della Lega Vanessa Cattoi ed Elena Testor.

"Grazie al ministro Salvini, arriva un intervento atteso, importante, chiaro all'indirizzo della Commissione europea con cui, e per la prima volta nella storia, l'Italia chiede chiarezza circa i divieti austriaci al Brennero. Passiamo dalle parole ai fatti. Il nostro Paese si fa sentire in Europa. Finalmente". Lo dichiara il deputato della Lega e presidente della commissione Politiche Ue, Alessandro Giglio Vigna.

La stampa austriaca. "Roma dovrebbe aver chiesto ufficialmente all'Ue, di procedere contro i divieti ai tir sull'asse del Brennero", apre così la Tt di Innsbruck che parla di un "annuncio fatto mesi fa" da parte del ministro Matteo Salvini, "le cui minacce ieri dovrebbe essere state messe in pratica". Una lettera di richieste in tal senso dovrebbe essere stata spedita mercoledì a Bruxelles, fa sapere il quotidiano tirolese.

Il giornale di Innsbruck si riferisce al procedimento di infrazione contro l'Austria per i divieti di circolazione per i mezzi pesanti imposti dal Tirolo. Salvini si batte contro il sistema dei "dosaggi dei tir" imposto dall'Austria, che - per non creare ingorghi - ne fa passare un certo numero ogni ora e al divieto di transito notturno e nei fine settimana. Secondo Salvini l'Austria non può bloccare un corridoio europeo per i 26 Paesi europei. La Ue, riferisce la Tiroler Tageszeitung, ora ha tre mesi di tempo, per decidere in merito. A Vienna verrà chiesto di esprimersi in merito. Se la Commissione europea non vorrà procedere, l'Italia può andare avanti da sola e rivolgersi alla Corte di Giustizia europea. "Molto dipenderà da Ursula von der Leyen", scrive la Tt.













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