Popolazione

Censimento al via il 4 dicembre. Gli italiani aggrappati al 26,1%

Da decenni il gruppo è in costante calo. Per la prima volta la rilevazione sarà anche online. Dal 1 aprile 2024 potrà avvenire anche su carta, il presidente Kompatscher: «La proporz fondamento dell’autonomia»


Paolo Campostrini


BOLZANO. L'Alto Adige torna a guardarsi negli occhi e il conto alla rovescia è iniziato: partenza alle ore 9 del 4 dicembre. È il censimento. Il quale, al fondo, resta ancora etnico. Servirà, qui e non altrove, a decidere molto, se non tutto, del nostro futuro, costituendo la base del sistema proporzionale, quello che stabilisce quanto assegnare ai tre gruppi, sia in termini politici che, soprattutto, di risorse.

Ha detto Arno Kompatscher: «La proporz è spesso sotto attacco e molti si interrogano se serva ancora. Io dico che è stato il mezzo per la pacificazione. Altrove la studiano». Altrove, vuol dire il presidente, dove i conflitti etnici non hanno trovato composizione come da noi. A Bolzano è la colonna portante dell'autonomia. La rilevazione, per la prima volta, sarà anche online.

Da che punto d'avvio si articolerà? Dal 30 settembre di quest'anno. Si potrà dichiarare chi, prima di quel giorno, era in regola coi due requisiti essenziali: la cittadinanza italiana e la residenza in Alto Adige.

I dichiaranti sono 484 mila.

Saranno 484 mila i potenziali dichiaranti. Con una geografia etnica che è a forte rischio di cambiamento pur se non di rivoluzione, così dicono le statistiche. Si parte dunque da un 69,4 % della popolazione appartenente al gruppo tedesco, 26,1% a quello italiano e 4,5% i ladini. Quello italiano è in costante decelerazione da almeno un ventennio. Lo sarà ancora? É su questo punto che si articoleranno gli scenari non solo politici della provincia, in termini di assegnazione dei posti di lavoro pubblici ma anche di geometrie finanziarie per l'assegnazione di contributi e risorse, fino alla stessa composizione delle società partecipate e alla nomina dei vertici delle stesse. Peraltro, poichè dal 2018 il censimento viene effettuato come "censimento continuo", quello dedicato ai gruppi linguistici, dunque l'etnico, ha dovuto essere scorporato e per la prima volta avviene separatamente dal censimento vero e proprio. Ieri, a palazzo Widmann, Timon Gärtner, direttore di Astat, ha annunciato l'arrivo dell'online della rilevazione: «Ci aiuterà a risparmiare tempo e risorse».

Dal 4 dicembre a febbraio 2024.

Ma poichè in Provincia non vogliono lasciare indietro nessuno, in una seconda fase si effettuerà anche il censimento cartaceo. In sintesi: la fase di rilevazione digitale andrà dal 4 dicembre di quest'anno al 29 febbraio del 2024, mentre chi non ha partecipato online verrà contattato tra il 1 aprile 2024 e il 30 giugno dello stesso anno per compilare la dichiarazione su carta. Ogni famiglia riceverà una lettera di invito a partecipare online, e si potrà partecipare in modo anonimo tramite un apposito sito. L'accesso può avvenire con lo Spid, la carta d'identità o carta servizi. Tutti i ragazzi tra i 14 e i 18 anni riceveranno una propria lettera con un pin personale che garantirà la loro partecipazione. Gärtner ha chiarito la distinzione tra censimento linguistico e dichiarazione di appartenenza etnica: «Il censimento linguistico è una indagine statistica anonima. Che non sostituisce la dichiarazione di appartenenza al gruppo, la quale viene depositata in un tribunale e di cui una copia può essere richiesta in caso di necessità». Ci sarà una campagna informativa a tutti i livelli. In più, ha spiegato la funzionaria Astat Karen Hackl, oltre al sito web trilingue, ci sarà la possibilità di contattare un call center allo 0472 973860.













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