I numeri

Covid: in Alto Adige 1.559 positivi dopo il vaccino

Su 265.000 persone che hanno ricevuto almeno una dose



BOLZANO. Sono 1.559 le persone che, in Alto Adige, sono risultate positive al Covid dopo esse state vaccinate, con una o due dosi. Il dato, accertato al 16 giugno scorso, è stato riferito dall'assessore provinciale alla sanità Thomas Widmann, rispondendo in consiglio provinciale ad un'interrogazione di Josef Unterholzner (Enzian).

In Alto Adige circa 265.000 persone hanno ricevuto una prima dose (dato 25 giugno). Per la sua interrogazione, Unterholzner ha preso spunto dalla segnalazione di "casi di test positivi al coronavirus dopo l'avvenuta vaccinazione, che hanno interessato non poche persone, di ogni età, anche dopo il richiamo, e con decorso non privo di sintomi". Widmann ha riferito di non disporre ancora dei dati dettagliati in relazione alla vaccinazione con una o due dosi. 

Ieri in aula il governatore Arno Kompatscher aveva rimarcato che dopo un buon inizio della campagna vaccinale in Alto Adige si sta facendo notare una certa disaffezione alle vaccinazioni. “Se il 50% della popolazione non è protetto, ha detto, allora c'è il pericolo che le unità di terapia intensiva tornino di nuovo sotto pressione, come dimostra l'esperienza di altri paesi, e questo imporrebbe di prendere nuove misure drastiche”. Kompatscher ha quindi fatto appello ai consiglieri affinché aiutino a convincere le persone a farsi vaccinare. I vaccini sono disponibili, e tramite la scelta della data si può anche sceglierne il tipo.

L'assessore Thomas Widmann ha detto che per l'autunno, se non si riesce a vaccinare più persone le previsioni non sono buone, ma se si riuscisse a convincere altri 50.000 altoatesini a farsi vaccinare, questo aiuterebbe molto. In quanto ai test gratuiti, a Roma - ha detto - sono di opinione diversa, ma quello del Tirolo è un ottimo esempio; tuttavia va detto che non tanti stanno utilizzando questi test, e che in Alto Adige si sta facendo la stessa quantità di test nasali del Tirolo anche se lì sono gratis. Per i test sono stati spesi 15 milioni, la maggior parte di essi sono stati destinati alle scuole; è importante metterli ancora a disposizione, soprattutto per i campi estivi e altre situazioni, ma bisogna soprattutto vaccinare. In autunno bisognerà ripartire con lo screening a tutta velocità, ha sottolineato Widmann.













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