pandemia e psicologia

Covid, le paure degli altoatesini riguardano i più deboli e i giovani

Lo dice l’indagine campionaria su opinioni e comportamenti dei cittadini che è stata svolta dall’Astat (foto Tema Ansa)



BOLZANO. “Non solo gli altoatesini dichiarano di avere seguito abbastanza le regole, ma oltre la metà non vive tali regole come una sopraffazione. Tre persone su quattro però non vogliono più sentire discussioni su Covid-19 in tv, radio o giornali”. E’ quanto emerge dall’indagine campionaria su opinioni e comportamenti dei cittadini relativamente alla pandemia di Covid-19 condotta nel mese di maggio 2021 dall’Istituto provinciale di statistica Astat, in collaborazione scientifica con il Servizio psicologico dell’Ospedale di Bressanone, il Centro di formazione specifica in medicina generale della Claudiana e l’Unità Operativa Governo Clinico dell’Amministrazione provinciale.

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“In parallelo con la "voglia di parlar d’altro" la paura di ammalarsi risulta l’ultima delle preoccupazioni; piuttosto si teme di perdere una persona amata e in ogni caso le preoccupazioni, anche quelle economiche, non sono tanto per sé stessi, ma per la società nel complesso. Soprattutto, si teme che le più danneggiate dai lockdown siano state le fasce più deboli della società e, quindi, che il divario tra ricchi e poveri aumenti, che le piccole imprese falliscano, che tanti perdano il lavoro”.

"L’altra preoccupazione è per le giovani generazioni: le mancate lezioni e la mancata socialità potrebbero avere avuto conseguenze psicologiche”.













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