IL RICONOSCIMENTO

Diritti umani, docente dell'università di Bolzano premiata in Carinzia

La professoressa Ulrike Loch (Sociologia) ha condotto studi sugli abusi sessuale di bambini e adolescenti in Austria



BOLZANO. La professoressa Ulrike Loch, docente di sociologia alla facoltà di Scienze della formazione di Unibz, ha ricevuto il Premio per i diritti umani assegnato dal Land della Carinzia per la sua ricerca su cinque decenni di abusi e stigmatizzazione sistematici di bambini e adolescenti nell'ospedale di Klagenfurt.

La docente, che nel 2018 è approdata in Unibz dalla Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt, si occupa da decenni di stigmatizzazione sistematica, patologizzazione e abuso sessuale di bambini e adolescenti nel dipartimento di «Pedagogia curativa» (Heilpedagogik), dell'ospedale regionale di Klagenfurt e del centro giovanile di Rosental.

La sua ricerca «Gewalt an Kärntner Kindern und Jugendlichen in Institutionen» («Violenza istituzionale contro i bambini e i giovani carinziani») fa luce su un oscuro capitolo della storia medica e sociale austriaca e si dipana dalla vicenda personale di Franz Wurst, professore universitario e primario del dipartimento di Pedagogia curativa dell'ospedale di Klagenfurt, venuta alla luce in tutto il suo orrore solo negli ultimi anni. Nel 2002, Franz Wurst è stato condannato per vari atti di violenza, compresa la violenza sessuale su ex pazienti. Dopo il processo e la condanna del medico, un tempo considerato intoccabile, nel 2013 è stata istituita in Carinzia una prima Commissione per la protezione delle vittime di violenza di una delle due strutture nella regione austriaca in cui Wurst ha lavorato. Entro il 2015, circa 130 persone (perlopiù uomini) sono state riconosciute come vittime dalla Commissione.

Dopo la pubblicazione dei primi risultati della ricerca e l'annuncio della riapertura dei lavori della Commissione, da ottobre 2019 oltre 100 ulteriori vittime si sono rivolte al Land della Carinzia. «L'obiettivo del nostro progetto di ricerca è esaminare scientificamente come Franz Wurst e altri sedicenti specialisti abbiano avuto la possibilità di perpetrare violenze strutturali e sessuali per decenni in entrambe le istituzioni senza che questo abbia fatto scattare un allarme tra i responsabili e portato a proteggere i bambini e i giovani», spiega Ulrike Loch.













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