i “vicini”

Dopo 7 mesi di lockdown l’Austria è “aperta”

Ristoranti, alberghi, palestre, teatri e cinema: si torna alla normalità. Ma serve un test negativo o il vaccino o il certificato di fine malattia



BOLZANO. Dopo quasi sette mesi di lockdown, più o meno rigido, l'Austria ieri (19 maggio) è ripartita. Hanno infatti riaperto ristoranti, alberghi, palestre e campi sportivi, ma anche teatri e cinema.

Per quasi tutti i settori serve comunque un test negativo che per i tamponi nasali fai da te ha una validità di 24 ore, per gli antigenici di 48 ore e per i Pcr di 72 ore.

Per chi ha ricevuto la prima dose di vaccino, il "lasciapassare”  scatta il 22esimo giorno dopo la somministrazione, per tre mesi, mentre chi ha concluso il ciclo vaccinale ha nove mesi di “libertà”.

Le aperture riguardano anche chi è guarito dal coronavirus negli ultimi sei mesi.

Il primo giorno di aperture è stato bagnato dalla pioggia, che ha rallentato la ripartenza, soprattutto della gastronomia. Ad un tavolo si possono incontrare al massimo dieci persone, anche di nuclei familiari diversi.

Il tampone negativo è anche obbligatorio al momento del check in in albergo. In vista di Pentecoste il prossimo fine settimana (in Austria è festivo anche di lunedì) le prenotazioni sono buone.

Infine, è caduto anche l'orario di chiusura delle ore 19 per i supermercati, che ora possono restare aperti anche di sera.













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antonella mattioli

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