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Ferrovie: i sindacati di Italia e Austria chiedono di aumentare la sicurezza

Giovedì al Brennero farà tappa la “Connecting Europe Express” in occasion dell’anno europeo della ferrovia



BOLZANO. "Se il trasporto merci transfrontaliero su rotaia riuscirà davvero a collegare l'Europa, come simbolicamente annunciato dal Connecting Europe Express (Cee) che, nella giornata di domani, giovedì 9 settembre, in occasione dell'Anno Europeo della Ferrovia, fa tappa al Brennero, dipenderà anche dall'esito della standardizzazione dei sistemi infrastrutturali necessari e dall'adeguare condizioni di lavoro e competenze del personale in modo sostenibile".

Lo affermano in una nota congiunta i sindacati dei ferrovieri d'Italia (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti) e d'Austria (Vida), associati alla Federazione europea dei lavoratori dei trasporti (Etf).

Le organizzazioni sindacali, ricordando che più di 1 milione di persone lavorano oggi in Europa nel settore ferroviario, rivolgono alcune richieste alla Commissione Europea, alle autorità nazionali e ai rappresentanti delle ferrovie.

Innanzi tutto, di "introdurre in maniera uniforme in tutta Europa, nel processo di revisione della direttiva europea sulla certificazione dei macchinisti prevista per il 2022, un unico quadro normativo vincolante per tutte le imprese ferroviarie dei paesi membri, che innalzi gli standard di sicurezza e qualità".

E, poi, di "garantire la verifica dell'orario di lavoro e di riposo dei ferrovieri impiegati anche in servizi transfrontalieri attraverso un sistema di rilevamento europeo, omogeneo e armonizzato, installato direttamente sul treno".

"L'Europa non può permettersi di alimentare il dumping sociale agevolando condizioni di concorrenza sleale, con il concreto rischio di ridurre l'alto livello di sicurezza delle ferrovie", concludono i sindacati.













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