POLITICA

Finanze statali, blindato il patto di Roma

Sentenza della Corte costituzionale favorevole alla Provincia: lo Stato non potrà chiedere ulteriori sacrifici alle autonomie



BOLZANO. Il concorso alla riduzione del debito pubblico dello Stato? Rimane quello stabilito dalle norme statutarie. Ovvero per le Province di Bolzano e di Trentino resta valido quanto concordato nel "patto di Roma" del 2014. In soldoni 470 milioni di euro all’anno per singola Provincia autonoma verso Roma e nulla più. Lo Stato non potrà chiedere ulteriori sacrifici alle due realtà autonome.

I patti non possono essere modificati unilateralmente. Una blindatura delle finanze provinciali anche per il futuro, grazie ad una sentenza della Corte costituzionale depositata la settimana scorsa.

La Regione Trentino Alto Adige e le Province di Bolzano e Trento concorrono attraverso versamenti, riduzioni di entrate ed assunzione di personale tramite tutta una serie di norme. Le modifiche statutarie in materia di concorso al risanamento del debito pubblico, intervenute nel 2014 con il patto di garanzia firmato a Roma nel 2014, hanno rango costituzionale e come tali non possono essere messe in discussione dalle leggi ordinarie dello Stato. Così stabilisce la sentenza della Consulta.













Altre notizie

Attualità