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Gebhard (Svp): “Si rinvia l’effettiva attuazione del bonus mamme, è una vergogna”

La presidente dei deputati della Svp: "Attendiamo, anzi pretendiamo, che il governo intervenga e che l'Inps sia chiamato a dare spiegazioni rigorose”



BOLZANO. "Quel che sta avvenendo in ordine alla decontribuzione per le madri con due figli non è accettabile e non è ammissibile. Il fatto che una disposizione di legge, prevista dalla legge bilancio, sia non applicata per l'assenza della circolare Inps, necessaria alle aziende ai fini del calcolo del bonus nelle buste paga di gennaio, incide negativamente sul merito di tale misura e penalizza centinaia di migliaia di madri: si rinvia l'effettiva attuazione, che era stabilità dal mese di gennaio e ne riduce, e conseguentemente, i benefici previsti". E' quanto afferma Renate Gebhard, presidente dei deputati della Svp.

"Attendiamo, anzi pretendiamo, che il governo intervenga e che l'Inps sia chiamato a dare spiegazioni rigorose . E' ciò che attendono le imprese e le madri che sono interessate dal provvedimento. E' davvero inverosimile – prosegue la Gebhard - che, ad un mese dall'approvazione della legge bilancio, l'unica affermazione dell'Inps sia stata che la circolare è ancora in fase di stesura. La burocrazia ricorre a formule indefinite, per l'appunto burocratiche, contrastando in tal modo un impegno votato dal Parlamento con l'approvazione della legge di bilancio".

"Che, inoltre, insieme alla circolare dell'Inps la misura debba attendere ulteriormente il parere del Ministero competente, aggiunge difficoltà e dilata i tempi di attuazione. Quel che non possiamo tollerare è un gioco di ruoli fra governo e Inps a chi sia in attesa di cosa e di chi. Ognuno si assuma le proprie responsabilità. E' stata la Presidente del Consiglio – conclude la Gebhard - ad indicare nel 'bonus mamme' una delle misure cui il governo attribuiva un valore aggiunto nella manovra di bilancio. Misura che abbiamo condiviso pur considerandola restrittiva, in quanto definita sperimentale e non strutturale come invece sarebbe stato necessario per dare un forte segnale contro la denatalità". 













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