BOLZANO. Riflessione e attesa. Prima ancora di valutare le possibili opzioni per la prossima giunta provinciale la Svp aspetta la proclamazione degli eletti. Vuole capire se arriverà un 16° seggio in base ad un ricalcolo o meno delle schede elettorali. Oppure se i consiglieri rimarranno 15, come da risultati provvisori. Michaela Biancofiore (Forza Italia) ha chiesto il riconteggio dei voti, poi c’è la questione dei 400-500 voti per corrispondenza arrivati agli uffici elettorali ad elezioni già avvenute. Un seggio in più - nel 2013 il partito di raccolta ne fece 17, l’ultimo con i resti - potrebbe ampliare lo spettro delle variabili in tema di maggioranza, oltre al peso specifico della Svp nelle trattative. In via Brennero si aspettano così le decisioni dell’Ufficio elettorale centrale, che potrebbero arrivare già oggi (prevista una riunione).

IL TOTOGIUNTA. Sul tavolo della Stella alpina due-tre opzioni, con l’effettiva possibilità di «allungare» la prossima giunta da 8 a 9 componenti. La più probabile - nonostante i mal di pancia (Helmuth Renzler: l’ala sociale deciderà la sua posizione nei confronti della Lega il prossimo 8 novembre) - è una maggioranza con la Lega. Resta però lo scoglio sull’Europa.

Rimane dunque in piedi anche una maggioranza con Pd e Verdi - altrettanti mal di pancia - e si affaccia anche l’ipotesi di un possibile accordo con Pd e Team Köllensperger. Quest’ultimo dovrebbe però lasciare spazio alla prima dei non eletti - Francesca Schir, del gruppo italiano - oppure portarla in giunta come esterna. Ma in quest’ultimo caso servirebbe la maggioranza qualificata, ovvero 23 voti, possibili se per caso alla Svp arrivasse il 16° seggio.

«Noi disponibili ad entrare in giunta, ma con i programmi della nostra campagna elettorale», spiega il leader Paul Köllensperger. «Certo non chiedo a nessuno degli eletti nella mia lista di farsi da parte», ancora Köllensperger. I Verdi hanno già fatto presente alla Svp di esserci nel voler entrare in giunta con il Pd, per evitare l’abbraccio con la Lega. E, naturalmente, i Democratici sperano di non dover abbandonare una collaborazione con la Svp che dura da tempo.